Dalla Fatal Verona al Sassuolo, storia di due esoneri e mezzo

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con news.superscommesse.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net, Sportmain.it e calciomessina.it.

Dal Sassuolo al Sassuolo, passando per il Sassuolo. Se per il Milan c’è sempre stata nella storia, almeno quella degli ultimi 40 anni, una “Fatal Verona”, nelle ultime due stagioni si può tranquillamente parlare di una “Fatal Sassuolo”. La squadra neroverde allenata da Eusebio Di Francesco, infatti, nelle ultime due stagioni è stata la causa scatenante (o per meglio dire la goccia che ha fatto traboccare il vaso) degli ultimi due esoneri, anzi si può tranquillamente dire, ormai, gli ultimi tre.

Tutti ricorderanno, infatti, il 10 gennaio 2014 e l’incredibile 4-3 subito dai rossoneri a Reggio Emilia in casa del Sassuolo. Il poker di Berardi costò la panchina del già traballante Massimiliano Allegri che sullo 0-2 iniziale si trovò a subire un’incredibile rimonta che segnò la sua ultima partita in rossonero. Quello che ne è stato dopo della sua carriera è sotto gli occhi di tutti e non ha bisogno di essere ulteriormente commentato, soprattutto in queste ore. Dopo di lui arrivò Clarence Seedorf a cui non furono sufficienti 35 punti ed una media da quarto posto nel girone di ritorno per essere confermato. La sua ultima partita fu quella vinta 2-1 in casa, proprio contro i neroverdi, sì ancora loro.

Quella casalinga nello scorso maggio, tra le altre cose, resta anche l’unica vittoria rossonera contro i romagnoli, in tre uscite in campionato (ce ne è anche un’altra vittoriosa in Coppa Italia che risale all’ultimo gennaio). Sempre a gennaio di quest’anno, però, si fa risalire, almeno per quel che riguarda i risultati, l’inizio della crisi del Milan. Al ritorno da Dubai, e quindi dalla pausa natalizia, il Milan era a soli due punti dal terzo posto e aveva appena pareggiato in dieci in trasferta contro la Roma, dopo aver vinto contro il Napoli. Il 6 gennaio, però, a San Siro, ancora il Sassuolo e ancora una giornata amara. Sansone e Zaza rispondono alla rete iniziale di Poli ed i neroverdi espugnano il Meazza.

Da lì in poi il Diavolo non si è più ritrovato ed è finito in un tunnel vertiginoso senza fine. Di certo non è stato quello l’inizio dei problemi, come ci vogliono far credere da Via Rossi, ma il Sassuolo può essere tranquillamente considerato ancora una volta come una causa importante per quello che, ormai quasi certamente, sarà il terzo esonero consecutivo in poco più di 16 mesi. Nel lunch match di domenica sicuramente ci saranno brividi lungo la schiena di Inzaghi che ricorderà la partita dell’andata come quella che ha cambiato irrimediabilmente la sua stagione e la sua storia da allenatore del Milan.

Impostazioni privacy