El Sharaawy e De Sciglio vicini al rientro: il Milan li aspetta ancora

Un paio di anni fa sarebbero stati in molti a puntare le loro fiches sul futuro di De Sciglio ed El Sharaawy, assi di un giovane Milan che avanza e prospetti di sicuro avvenire. Nemmeno i più pessimisti, comunque, si sarebbero aspettati tempi così duri per i due ragazzi classe ’92, divisi tra infermeria e poco rassicuranti prestazioni in campo. Infortuni, critiche e ancora infortuni li hanno relegati al ruolo di comprimari nella stagione in corso, in attesa delle ultime partite in cui si aspettano segnali incoraggianti. L’infortunio alla caviglia di Mattia, infatti, è meno grave del previsto, mentre Stephan si allena da tre giorni con il gruppo ed è pronto per la convocazione.

Come analizza oggi La gazzetta dello Sport, i due hanno giocato più o meno lo stesso numero di minuti -1297 il terzino, 1109 l’attaccante- anche se le relative stagioni descrivono percorsi diversi e non del tutto assimilabili. Per il terzino c’è da chiarire prima di tutto il discorso tattico, se è vero che nelle ultime sei partite in maglia rossonera ha giocato alternativamente a destra e a sinistra. Le due espulsioni contro Torino e Napoli, però, testimoniano di un’incertezza certificata anche dalla media voto (5.19) ben al di sotto della sufficienza. I tifosi hanno però bene in mente ciò che il giovane di scuola rossonera era stato capace di fare nella stagione di esordio e si augurano che, a partire dalle ultime due partite di campionato, torni a disposizione e garantisca il contributo di cui è capace.

Discorso il diverso per El Shaarawy che, reduce da una stagione tormentata dagli infortuni, nel primo quadrimestre aveva dovuto fare i conti con un solo gol in quindici presenze e con qualche panchina poco gradita. Quindi la frattura del quinto metatarso del piede destro, che gli ha impedito di scendere in campo nel 2015 e di collezionare la centesima presenza in maglia rossonera. Un traguardo che potrebbe essere raggiunto già contro il Sassuolo, quando Stephan sarà convocato e non vedrà l’ora di riprendersi il Milan e la Nazionale. Così come il compagno e coetaneo De Sciglio, appunto, perché il Milan non è stanco di aspettare i suoi gioielli.

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