Berlusconi congeda tutti: con Mr. Bee l’aveva già fatto il 2 maggio

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

E’ bastata una tappa a Saronno, nell’ambito del periodo più buoi della vita politica di Silvio Berlusconi, per sparigliare tutte le carte del mazzo relativo al futuro del Milan. Eppure con le “sortite” di lunedì scorso, il patron rossonero ha fatto chiarezza su almeno un paio di punti che da settimane animavano il dibattito: la trattativa con Mr. Bee e la panchina di Filippo Inzaghi.

Fin dall’ormai celebre incontro al Park Hyatt di sabato 2 maggio, SpazioMilan.it ha continuato a sostenere la fragilità del legame tra il broker thailandese e Silvio Berlusconi. Ora l’ex premier è uscito allo scoperto, con quel “non serve solo popolarità per acquistare il Milan”. Oggi c’è da scommettere che se Mr. Bee farà ritorno a Milano non sarà quasi certamente per trattare l’acquisto del club rossonero. Non è possibile affermare con certezza che l’affare sia tramontato, ma poco ci manca. A meno che cambi qualcosa improvvisamente. E negli affari i colpi di scena non sono mai da escludere.

Quanto a Inzaghi, il benservito era nell’aria. Berlusconi si è appigliato alla storia dei giovani: “Avevo chiesto che giocassero, invece…”. In realtà, a condannare il Superpippo allenatore sono stati i numeri impietosi. Eppure la sensazione è che Inzaghi non uscirà totalmente di scena. C’è chi è pronto a mettere la mano sul fuoco sul trasloco in un’altra panchina di provincia. Al contrario, potrebbe anche accadere qualcosa l’imprevedibile con la proposta di un incarico tecnico-operativo per rendere meno traumatica la rottura di un rapporto che dura da quasi quindici anni. Per il futuro c’è in pista Vincenzo Montella, in rotta con la Fiorentina. L’ex “aeroplanino” planerebbe volentieri a Milanello. Attenzione, però, al vento che potrebbe condurlo a pochi chilometri da Firenze: destinazione Coverciano. Al posto di chi è presto detto.

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