Inzaghi: “Adesso siamo squadra, ma non se ne parla. Futuro? Ho un contratto, se credono in me…”. Le sue parole a Sky e Premium

Queste le dichiarazioni di Filippo Inzaghi dopo Atalanta-Milan.

SKY SPORT

Avremmo vinto le ultime quattro partite, comprendendo quella di Sassuolo che avete visto tutti. La squadra c’è, può giocare contro chiunque. Oggi non era facile, come non lo era col Torino e con la Roma. Sapevo della reazione dei giocatori, da qui bisogna ripartire. Con qualche acquisto importante il Milan tornerà dove è sempre stato. Io ho un contratto: se si crede in me, si va avanti. Avere sempre avuto il gruppo con me è un motivo di soddisfazione per me. Ringrazio anche il pubblico di Bergamo per come mi ha accolto: è la cosa più bella per cui uno lavora. Questo lavoro pian piano mi darà grandissime soddisfazioni. Questa squadra mi ha sempre seguito, a parte la partita di Udine. Bisogna ripartire da El Shaarawy, da Honda, dalla cultura del lavoro quotidiano. Penso che la società abbia visto che la squadra c’è. Ringrazio tutti, i giocatori e gli uomini dello staff, che mi sono sempre stati vicini nei momenti di difficoltà. C’è un blocco importante di giocatori. Si parla poco di queste ultime partite perchè ora ci sono cose più importanti. Da allenatore devi sempre cercare di dimostrare un’identità di gioco. Le parole di Berlusconi non si commentano mai e lui mi è sempre stato vicino. La nostra pecca è stata quella di perdere giocatori importanti e, di conseguenza, perdere smalto. La società mi ha messo a disposizione questa rosa, sta a me far rendere i giocatori al meglio. De Jong si è sempre dato da fare, non posso imputargli nulla. Io fra tre mesi? Adesso il mio primo pensiero è staccare un po’ la spina, mi auguro di restare al Milan. Penso di avere tanto da dare e so della fiducia che c’è nei miei confronti”.

MEDIASET PREMIUM

“Devo valutare ciò che ha fatto la squadra nelle ultime partite e abbiamo fatto bene, vincendone tre. Ci siamo svegliati tardi. Abbiamo dimostrato che quando siamo squadra possiamo vincere. Siamo un gruppo, è quello che gli ho detto negli spogliatoi, loro mi hanno seguito sempre e questo mi fa piacere. Futuro? Ho un contratto. Se la società ha fiducia in me, io sono l’allenatore del Milan finché non mi verrà detto il contrario. Questi mesi mi hanno insegnato tanto, so dove andare a colpire. Se non ci saranno comunicazioni, preparerò il Milan per la prossima stagione. Critiche da Berlusconi? Vado avanti per la mia strada, cercando di farmi seguire dai miei giocatori. L’affetto della gente, nei miei confronti, testimonia come sia arrivato al cuore della gente. Non abbiamo la classifica che meriteremmo e se avessimo vinto a Sassuolo saremmo a quota 55 e saremmo in corsa per l’Europa League. La società dovrà valutare. Ho chiesto alla squadra di onorare la maglia che indossano e avere la squadra, all’esordio, che ti segue, per me è motivo di orgoglio. Ho fatto certe scelte quando ho avuto tutta la rosa a disposizione e valutando il momento. Quando sei squadra, vinci. Dovessi tornare indietro, accetterei di nuovo il Milan. E’ stata un’esperienza fantastica per la mia carriera da allenatore, che mi auguro che sia a lungo al Milan. Se non sarà così, andrò a fare calcio da un’altra parte. Ringrazierò sempre il Milan per questa esperienza. I tifosi del Milan, nonostante tutto, intonavano il mio nome e li ringrazio. Mi ha fatto piacere sentire bergamaschi e milanisti uniti nell’applauso a me”.

Impostazioni privacy