Paletta tra le (poche) note positive di Napoli. E Alex è un rimpianto

La gara di Napoli si può riassumere semplicemente con un numero, il tre. Tre come le reti sul groppone, tre come le sconfitte consecutive, tre (almeno) come le note positive di un Diavolo sempre più in basso, sempre più negl’inferi: Diego Lopez, Bonaventura e Paletta. Già, Paletta. Migliore in campo e guerriero indiscusso nella disastrosa serata del San Paolo, una serata iniziata male e finita peggio. Con De Sciglio espulso dopo meno di un minuto e sostituito per emergenza da Poli, che proprio terzino non è, l’ex Parma ha eroicamente sorretto il muro difensivo milanista, sventando in più riprese le pericolose occasioni partenopee e rendendo la vita impossibile ad uno come Higuain, non certo il primo che passa, con precisi e tempestivi interventi che hanno permesso al Milan di rimanere in partita almeno per 70 minuti.

Poco da dire. Arrivato in sordina nella finestra di mercato invernale, ad una cifra piuttosto modesta oltretutto, l’italo-argentino è stato uno dei pochissimi a salvare la faccia, non solo domenica sera ma anche e soprattutto nelle precedenti occasioni, mettendo da subito in mostra attenzione e professionalità, le quali gli hanno permesso di conquistare in brevissimo tempo il ruolo di titolare in mezzo alla difesa. Con quella del San Paolo infatti sono arrivate a 10 le presenze in maglia rossonera, sulle 13 gare disputate dal Milan dal suo arrivo. I numeri parlano chiaro insomma: Gabriel Paletta si conferma una delle poche certezze del mercato stagionale, nonché uno di quei giocatori dai quali si deve ripartire il prossimo anno.

E’ doveroso ricordare infatti come il reparto difensivo, per quanto momentaneamente sia caratterizzato da una singolare sovrabbondanza di interpreti, sarà quello maggiormente colpito dai tagli la prossima estate: Bonera è in scadenza, Mexes pare non rientrare più nei piani rossoneri e gli stessi Rami e Zapata sono in discussione. A tal proposito è giusto sottolineare anche la discreta prestazione di Alex, colui che avrebbe dovuto rappresentare il perno della difesa di Pippo Inzaghi, ma che a causa dei ripetuti, ma anche prevedibili, infortuni fino ad ora si è visto proprio poco. Un rimpianto insomma, ma che potrà rifarsi la prossima stagione, trasformandosi chissà in un’inaspettata certezza proprio al fianco di Paletta .

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