Nuovo stadio Milan, ecco i “nodi” ancora da dipanare: il punto

Non è proprio tutto oro quello che luccica. La strada verso lo stadio del Milan, nonostante i toni trionfalistici dello scorso 27 aprile dopo il primo step superato con Fondazione Fiera Milano, è ancora ricca di insidie. Una su tutte, come più volte sottolineato proprio da SpazioMilan.it, è quella relativa alla sostenibilità economica dell’operazione, ancora fucina di dubbi in ambienti finanziari vicini (e non) alla proprietà del club.

Rischia, tra l’altro, di passare in secondo piano il fatto che non ci sia solo la proposta rossonera sul tavolo di Fondazione Fiera Milano, ente proprietario dei terreni del Portello. Già, perché il Comitato Esecutivo ha ritenuto di tenere ancora in piedi i progetti di Prelios SpA e di Vitali SpA con STAM Europe S.A, definiti “meritevoli di approfondimento”. Non solo. Secondo la Fondazione presieduta da Benito Benedini (uomo vicino a Silvio Berlusconi), “presentano un più agevole inserimento nel tessuto urbano esistente”.

Sembra, infine, che anche nelle trattative imbastite nelle ultime settimane, sia con Mr. Bee, sia con la cordata cinese di Mr. Lee, siano emerse perplessità circa il progetto di abbandono di San Siro che resta, a livello mondiale, un marchio di valore sul quale far convergere operazioni di marketing. Insomma, la cautela è d’obbligo. Ne sapremo di più tra un mese quando il Comitato Esecutivo di Fondazione Fiera Milano formulerà una proposta di decisione al Consiglio Generale.

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