Rebus panchina, lo snodo è sempre Ancelotti. Le alternative…

E’ ormai un vero e proprio rebus quello che riguarda il futuro della panchina del Milan. Ci sono molte idee, alcune ben confuse. E c’è l’attesa per una risposta che forse non arriverà nemmeno mercoledì, quella di Carlo Ancelotti, le cui possibilità di ritorno in rossonero sono prossime al 50 per cento. D’altronde è stato lo stesso Adriano Galliani a mostrare un po’ meno ottimismo al ritorno da Madrid.

In coda, come ricorda oggi la Gazzetta dello Sport, bisogna valutare la situazione di un allenatore sotto contratto fino al 30 giugno 2016 (Clarence Seedorf) e uno ancora ufficialmente in carica, che spera di potersi giocare una chance (Filippo Inzaghi). Poi c’è chi come Cristian Brocchi, gradito a Silvio Berlusconi, ma consapevole dei rischi del salto dalla Primavera alla Prima Squadra.

Poi arrivano tutte le altre carte del mazzo: da Sinisa Mihajlovic, che temporeggia sul Napoli proprio per capire che cosa succederà a Milano, a Maurizio Sarri, da Antonio Conte a Vincenzo Montella, passando per Unai Emery, più complicato per tanti motivi, a partire dalla mancanza di un palcoscenico europeo. Ad ogni modo, da mercoledì ne sapremo di più. Ancelotti dirà la sua, ma forse no. A quel punto, però, il Milan potrebbe non voler più aspettare.

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