Da mercato a mercato: Antonelli e Paletta resistono, poi basta

bastaIn estate, ovviamente, si parla quasi solo di calciomercato, e non potrebbe essere altrimenti. Un argomento che ha causato dolori non ancora guariti in casa Milan. Ma in vista dell’apertura ufficiale del mercato estivo andiamo ad analizzare che fine faranno i giocatori arrivati a Milanello a gennaio.

In difesa sicuri della permanenza sono Antonelli e Paletta, pagati poco, hanno fornito prestazioni di un buon livello e si sono assolutamente meritati la conferma anche per la prossima stagione. Sono due elementi preziosi dai quali ripartire, in un reparto che da anni non offre garanzie. Sulla sinistra quindi Antonelli parte al momento favorito su De Sciglio, mentre l’altro terzino sinistro, Bocchetti, lascerà il Milan. Il prestito gratuito scadrà a fine giugno e la società non sembra intenzionata ad acquistare il giocatore, che ha alcune richieste dall’Italia, dal Verona soprattutto. Dopo un discreto inizio l’ex Genoa ha perso il posto da titolare e ha pagato il poco utilizzo.

Passando all’attacco troviamo altri elementi in bilico. Sicuramente il caso più lampante è quello che riguarda Mattia Destro. L’ex Roma è stato corteggiato, inseguito e alla fine conquistato con le unghie e con i denti da Galliani. Prestito con diritto di riscatto fissato a 16 milioni. Troppi per il Milan che concluderà questo matrimonio dopo soli sei mesi. In queste settimane sono stati accostati al Diavolo molti attaccanti ma l’opzione di una permanenza di Destro non è mai stata presa in considerazione, neanche dopo il flop per Jackson Martinez.

Diverso il discorso per Cerci. L’ex granata è stata una specifica richiesta di Inzaghi che non l’ha utilizzato in maniera continua, anche per via delle prestazioni di Cerci che ha deluso enormemente nonostante il modulo e il gioco del Milan erano perfetti per le sue caratteristiche. Il suo cartellino è comunque ancora dell’Atletico Madrid, il prestito al Milan vale ancora per un anno e se non dovessero arrivare offerte l’esterno rimarrà alla corte di Mihajlovic per giocarsi una nuova chance. E infine troviamo Suso, classe ’94, arrivato a parametro zero e su cui il Milan punta molto. Ha fatto vedere il suo talento a sprazzi ma il cambio di modulo, con il ritorno del trequartista, potrebbe favorire sicuramente giovare allo spagnolo.

Da mercato a mercato, si riesce ad intuire quanto a gennaio i piani tecnici non fossero molto chiari e a lunga scadenza e come si sia tentato di tappare le toppe in maniera abbastanza approssimativa. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico: adesso è arrivato il memento delle certezze, bisogna ascoltare le richieste dell’allenatore, prendere giocatori funzionali al progetto senza puntare troppo su rischiose scommesse.

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