Mihajlovic porta il suo staff al Milan, nel team anche un ex collaboratore della NASA

Il Milan sta cambiando e l’arrivo di Sinisa Mihajlovic sulla panchina rossonera, dopo quello di Mr. Bee in società, porterà anche un’altra rivoluzione, quella dello staff tecnico. L’ex allenatore della Sampdoria sembra infatti voler confermare solo Alfredo Magni, preparatore dei portieri, mentre porterà da Genova i preparatori atletici Antonio Bovenzi e Vincenzo Manzi, il suo vice Nenad Sakic, il collaboratore tecnico Emilio De Leo e l’osservatore Renato Baldi.

La coppia Bovenzi-Manzi, ormai ben rodata, ha ripreso a collaborare proprio grazie a Mihajlovic che li ha voluti entrambi nello staff dei blucerchiati e sembra non poter più fare a meno di loro. Manzi si è riunito al circolo dell’allenatore serbo a luglio dello scorso anno, raggiungendo i doriani in ritiro, queste le sue parole di presentazione: Avevo già lavorato con lui (Mihajlovic) e Bovenzi alla Fiorentina. Ero arrivato lì proprio grazie alla mia conoscenza di Antonio, ci frequentiamo da tanti anni, eravamo compagni di università. Oltre al calcio seguo anche altre attività, molte legate proprio all’Università di Tor Vergata, ad esempio per quanto riguarda la riabilitazione cardiovascolare. Ho fatto esperienze legate anche con il basket e il volley”. Con la Samp il suo lavoro era ben definito. “Il mio compito prioritario sarà il controllo dei carichi di lavoro attraverso tutta quella strumentazione dedicata, a partire dai Gps, che ci consente di avere sempre sotto controllo le condizioni fisiche” aveva detto Manzi, ma con gli strumenti di Milan Lab potrebbe voler sperimentare ancora di più.

Manzi ha nel suo cv anche una collaborazione con la NASA, l’agenzia spaziale americana. La missione di Manzi e degli altri partecipanti al progetto era lo sviluppo di esercizi strutturati da svolgere per prevenire l’intolleranza ortostatica, una serie di disturbi della postura che si manifestano quando il corpo è costretto a mantenere la stessa posizione per troppo tempo. Magari per rimettere in piedi il Milan non sarà necessario andare nello spazio, ma ogni contributo può far avvicinare la squadra ai suoi sogni di tornare tra le stelle del calcio italiano ed europeo.

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