Bertolacci, l’inizio è sufficiente. Ma adesso bisogna salire in cattedra

Andrea Bertolacci e quell’etichetta da cui distaccarsi. Si, perchè i 20 milioni spesi dal Milan per portare l’ex Genoa alla corte di Mihajlovic sono stati argomento di spicco tra addetti dei lavori e tifosi rossoneri. Bertolacci ha subito dichiarato all’arrivo di non sentire particolari pressioni per l’alta cifra spesa dalla società di Via Aldo Rossi. Il centrocampista della Nazionale si è presentato nell’amichevole contro il Legnano: il minimo sindacale e gol quasi a porta sguarnita sbagliato, il tutto davanti agli occhi di Mihajlovic, suo garante. Nella seconda uscita, quella contro il Lione, il serbo gli ha conferito le chiavi del centrocampo, facendolo giocare dal primo minuto: un’altra prova quasi sufficiente, pochissimi passaggi sbagliati ma zero giocate degne di nota.

Silvio Berlusconi ha già sindacato: dalla tournèe in Cina si aspetta probanti conferme, soprattutto dai nuovi. Bacca, Luiz Adriano, J. Mauri e Bertolacci saranno sotto i riflettori. Già quella di sabato contro l’Inter potrà essere un’altra prova indicativa per Bertolacci, magari per ribadire a tutti che quei soldi sono stati ben spesi. Aspettando il Real Madrid. Bertolacci e il Milan: è già tempo di risposte.

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