Due punti fermi nello stesso ruolo, Honda e Jack preziosi per Miha

Il mercato del Milan resta in evoluzione anche se, soprattutto dal centrocampo in su, ha già visto avvenire diversi colpi di scena e le sorprese sembrano non essere finite qui. Nel 4-3-3 adottato da Pippo Inzaghi nella passata stagione c’erano due esterni offensivi che, più di ogni altro, si sono conquistati il ruolo ed il grado di titolari in quel ruolo e, spesso, hanno relegato in panchina gente dal nome più altisonante e dal passato più glorioso. Parliamo di Jack Bonaventura e Keishuke Honda. All’interno dell’impressionante batteria di trequartisti, mezze punte, esterni offensivi e attaccanti di ruolo presenti attualmente a Milanello che hanno iniziato il ritiro con il Milan, i due sono gli unici certi, a parte i nuovi arrivati, di restare in maglia rossonera.

Entrambi, infatti, hanno diversi vantaggi di partenza con il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 voluto da Sinisa Mihajlovic. Partiamo dal giapponese Honda. L’anno scorso ha vissuto una stagione in chiaroscuro. Benissimo, anzi il migliore in assoluto, nei primi due mesi, male nei mesi successivi, in leggera ripresa verso la fine della stagione. Lui, a differenza del compagno di squadra azzurro, di certo non parte con i favori del pronostico per una maglia da titolare. In questo nuovo assetto tattico previsto dal tecnico serbo può fare soltanto il “dieci” (che sarà ancora il suo numero di maglia nella prossima stagione) dietro le due punte. Al momento, però, pare partire dietro a Bonaventura, appunto, ma anche a Bertolacci che potrebbe ricoprire quel ruolo. Si dovrà guardare anche dallo spagnolo Suso, inoltre, che pare aver impressionato e non poco Mihajlovic in questi primi allenamenti.

Discorso diverso va fatto, invece, per Jack Bonaventura. Il centrocampista offensivo azzurro è stata una delle sorprese positive della sciagurata stagione appena trascorsa. Dovrebbe essere uno dei punti fermi da cui ripartire e, la sua enorme duttilità tattica, gli fanno avere un canale preferenziale rispetto a molti suoi compagni dello stesso ruolo. Può agire sia da mezzala che da trequartista nel nuovo Milan e non è mai stato messa in discussione il suo essere prezioso per tutti gli allenatori con cui ha giocato. Il nuovo Milan, come detto, ripartirà anche da lui e l’ex Atalanta potrebbe addirittura esserne uno dei leader. Da mezzala o da trequartista conta poco, quel che conta è che in campo si vedranno tecnica, forza, e voglia come sempre.

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