Hummels: “Il cibo era diventato un vizio incontrollabile, sfogavo così le mie frustrazioni”

Dietro un grande campione si celano spesso problemi, insicurezze e frustrazioni. Questo è proprio il caso di Mats Hummels, difensore centrale del Borussia Dortmund e costantemente seguito dal Milan nelle ultime settimane di calciomercato. Il 26enne, intervistato dal giornale tedesco Kicker, ha raccontato di come ha sfogato tutta la sua rabbia e la sua delusione durante la scorsa annata: “La prima parte della stagione scorsa è stata probabilmente la peggiore di tutta la mia carriera. Mi sentivo e mi vedevo molto fiacco. Ero frustrato e depresso dalla mancanza di risultati e così mangiavo in continuazione: il cibo era diventato una sorta di vizio incontrollabile e ovviamente il mio peso ne risentiva parecchio”.

Hummels è stato vicino a salutare la Germania proprio per lasciarsi tutto alle spalle, con il Milan e il Manchester United a fargli una corte spietata per convincerlo a lasciare il Borussia Dortmund. Il fatto che Jurgen Klopp sia stato sostituito in panchina da Thomas Tuchel poteva rappresentare un motivo in più per cambiare aria, dopo il deludente settimo posto della passata stagione. Ma il difensore non voleva chiudere in quel modo la sua avventura al Dortmund, abbandonando da Capitano la barca che affondava. Non poteva lasciare che l’ultimo ricordo che i tifosi avevano di lui fosse la sua figura appesantita, molto diversa da quella che avevano imparato a conoscere durante i Mondiali in Brasile. Una volta capito che ingozzarsi di schifezze non era certo il modo giusto per risolvere i problemi, il tedesco ha deciso di darsi una regolata a livello alimentare.

Ora che è rientrato nel suo peso forma conclude: Sono decisamente più magro e in una condizione molto diversa da quella dello scorso anno. Grande merito anche di Tuchel. Ho parlato tanto con il mio allenatore, soprattutto nei giorni in cui stavo decidendo cosa fare del mio futuro. Mi sono piaciute le cose che mi ha detto e soprattutto il modo che ha usato per dirmele. Non ha fatto giri di parole per convincermi a restare, al termine del colloquio sentivo che con lui sarei potuto diventare ancora più forte. Ci sono stati dei giorni in cui sarei voluto andare via e altri in cui sarei rimasto, ma per partire devi essere convinto al cento per cento e quest’anno non lo ero. In futuro vedremo. Perdere la fascia di Capitano? Non sarebbe un problema, siamo tutti concentrati per raggiungere l’obiettivo stagionale. Vogliamo rientrare fra le prime squadre della Bundesliga”.

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