La folle estate delle “ostriche”

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

“Non puoi pagare le fragole come ostriche”. Anche Sinisa Mihajlovic, con questa metafora pronunciata ieri al termine del test amichevole contro il Legnano, ha dovuto rassegnarsi alla follia di un mercato che rischia di uscire fuori controllo. Il tecnico serbo ha chiesto e continuerà a chiedere Alessio Romagnoli, ma la Roma valuta il suo “gioiellino” non meno di trenta milioni. Legittimo, ma forse ci siamo persi qualcosa.

Il giovane difensore è senz’altro uno dei migliori talenti sforzati in Italia negli ultimi anni, ma è reduce da appena una stagione (una) da titolare in Serie A: trenta presenze con la maglia della Sampdoria nello scorso campionato. L’unica (per ora) convocazione in Nazionale risale allo stage del marzo 2014 quando gli azzurri erano ancora allenati da Cesare Prandelli. Le sue doti sono innegabili. Ora, però, alzi la mano chi reputa i 25 milioni di euro messi sul piatto da Adriano Galliani una cifra ragionevole?

Si è parlato per anni di fair play finanziario, salvo poi accorgerci che le sanzioni vengono ammorbidite anno dopo anno. Si continua a parlare di una Serie A non competitiva rispetto a Premier League, Liga e forse anche Bundesliga e Ligue 1. I tifosi, a partire dai milanisti, si esaltano di più con grandi colpi piuttosto che coi parametri zero, ma nessuno vuole ritrovarsi tra qualche anno a pagare lo scotto di un’estate impazzita: da Kondogbia a Dybala, passando oggi per Romagnoli. C’è qualcosa che non torna. E tanto per fare i conti: ma oggi Thiago Silva quanto vale?

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