Un mercato ancora da decifrare in cui la priorità non può che essere un centrocampista di qualità top

Dopo una partenza in quarta marcia, il mercato del Milan sta vivendo un momento di pausa in attesa di sferrare gli attacchi decisivi a quei due o tre colpi che dovrebbero sistemare la squadra. Mentre il sogno Ibrahimovic impazza in ogni cronaca e dichiarazione degli addetti ai lavori, Romagnoli è l’obiettivo dichiarato per il reparto difensivo. Sembra passata in secondo piano la situazione della mediana che invece, alla fine dello scorso anno, sembrava essere la zona del campo da rifondare.

Dopo gli addii di Muntari ed Essien e perso l’obiettivo numero uno Kondogbia, la dirigenza rossonera si è fiondata su Bertolacci e José Mauri, chiudendo due operazioni per il presente e per il futuro. Dopo aver assaggiato il rientro di Montolivo nell’amichevole contro il Lione, la necessità sembra essere ancora quella di un rinforzo in mediana. Non possono bastare i vari Poli e Montolivo, né il rinnovo di De Jong, per garantire quella qualità nel possesso palla che ancora latita nella rosa rossonera. Il redivivo capitano è l’unico in grado –almeno sulla carta- di fornire geometrie e inventiva, in mezzo a giocatori di corsa, gamba, contrasti e inserimenti.

Il nome più altisonante sul taccuino della dirigenza rossonera è quello di Alex Witsel, ventiseienne belga nelle mire anche di Juventus, Chelsea e PSG. Più defilata è invece la candidatura di Gundogan, fresco di rinnovo con la maglia del Borussia Dortmund. Mentre il belga è giocatore dalle caratteristiche di corsa, intensità e inserimento, oltre che dal prezzo molto elevato, ciò che serve al centrocampo rossonero è un palleggiatore. Un uomo in grado di tenere palla e aprire il gioco, risparmiando qualche energia ai compagni nell’economia di un pressing asfissiante e continuo. Un giocatore che, al di là della sua identità,deve tornare ad essere il primo obiettivo del mercato rossonero.

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