Mihajlovic: “E’ una grande soddisfazione essere qui. Ringrazio il Presidente, vogliamo tornare a vincere. Sul modulo e sui singoli…”

Queste le dichiarazioni rilasciate a Casa Milan dal nuovo allenatore rossonero, Sinisa Mihajlovic: “Per me, è una grande soddisfazione essere qui. Ho vissuto tante emozioni, nel calcio, ma questa mi regala sensazioni particolari: l’ambizione e l’ambiente mi fa capire cose pazzesche. Il Milan è un club Mondiale e vincente. Ringrazio Galliani e il Presidente Berlusconi per avermi scelto. Voglio ringraziarli per l’opportunità. Farò di tutto per ricambiare questa fiducia”.

E ancora: “Veniamo da due stagioni difficili, ma ci sono i presupposti per tornare a vincere. La società sta facendo grandi sacrifici, stiamo facendo un mercato importante. Il Presidente mi sta accontentando in tutti i modi. Credo che in Italia non ci sia un progetto più vincente di quello del Milan attuale. Qui sono passati tanti allenatori importanti, io non ho una storia da regalare ai tifosi milanisti. Però, io che ho incontrato spesso il Milan, posso fare capire ai miei giocatori quanto rispetto ci debba essere per questa maglia. Posso far capire a loro il timore che portava il Milan. San Siro deve tornare San Siro. Chi viene qui, deve aver paura. Il nostro obiettivo, come diceva Kiplin, è semplice: vincere. Saremo rossoneri: rossi, perchè saremo dei Diavoli, e neri, come la paura che incuteremo agli avversari. Tifosi, società e dipendenti del Milan, vi dico che sono sicuro che quest’anno ci toglieremo delle grandi soddisfazioni“.

Sugli obiettivi e sul modulo: “L’obiettivo è vincere sempre. E’ semplice. Poi vedremo dove saremo. Non c’è un modulo che ti faccia vincere o perdere una partita: bisogna adattarsi ai giocatori in rosa. Abbiamo preso due grandi attaccanti, per questo, dobbiamo giocare tassativamente con due punte. La difesa a quattro è un must, per il Milan. Vedremo che succederà, ma il modulo di base sarà sicuramente il 4-3-1-2. Poi avremo un altro modulo, magari, da cambiare a partita in corso.

Sui singoli: “El Shaarawy, Bonaventura e Cerci sono dei giocatori importanti e italiani. Quando hai giocatori di qualità non è un problema. Sono dei giocatori che si sanno adattari su più ruoli. El Shaarawy è un esterno, ma proveremo ad adattarlo a centrocampo. Mi ha dato la piena disponibilità. Cerci può fare la seconda punta. Bonaventura dà il meglio come trequartista ma può fare tutti i ruoli offensivi. Lo stesso discorso vale per Menez“.

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