Montolivo-De Jong, questione di “Senatori” e “Capitani”

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

A Milanello sembra che si stia sudando. Parecchio. D’altronde Sinisa Mihajlovic vuole solo gente affamata. Lui che di persone affamate nella vita ne ha conosciute davvero negli anni delle guerre che hanno dilaniato l’ex Yugoslavia. Ora il tecnico rossonero sta portando nuove idee e, soprattutto, nuovi metodi dalle parti di Carnago. Disciplina, sudore e rigore: solo così si scalano le gerarchie e si può sperare di indossare la maglia da titolare. Diversamente, fino al 31 agosto la porta è aperta per trovare casa altrove.

La curiosità per la prima uscita, in programma venerdì a Solbiate Arno contro l’Alcione, è tutta rivolta al modulo e alle scelte che il nuovo allenatore opererà a centrocampo. Proprio qui sta uno dei nodi cruciali. Montolivo, Bonaventura, De Jong, Bertolacci sono tutti “papabili” per un posto da titolare nel 4-3-1-2 di Mihajlovic. Se consideriamo che il trequartista potrebbe essere Honda e se pensiamo ad un El Shaarawy in posizione arretrata qualcuno si dovrà giocoforza accomodare in panchina. I primi indizi portano a pensare che per Riccardo Montolivo ci sia molto da faticare per recuperare, in primis, la forma migliore, ma anche il posto fisso.

Un Montolivo “traballante” come titolare riaprirebbe anche la questione relativa alla fascia di capitano. Parola, capitano appunto, che fa rima con “Comandante”. Guarda caso il soprannome di uno dei leader del Milan delle ultime stagioni negative: quel Nigel de Jong che, sulla carta, tanto incarna l’identikit dell’uomo in campo preferito da Mihajlovic. Questione di nuovi “Senatori”.

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