Da Balotelli a Kucka, l’epilogo dell’ennesima vergogna Milan

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con news.superscommesse.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net, Sportmain.it e calciomessina.it.

Ci eravamo illusi, avevamo sperato, abbiamo sognato, ma gli ultimi giorni di questa controversa e folle estate ci hanno fatto bruscamente riaprire gli occhi, ci hanno messo di nuovo davanti ad una realtà che ormai è diventata una triste abitudine sempre più indigesta da digerire. Il progetto Milan doveva ripartire dai milioni di Mister Bee e dalla voglia di Sinisa Mihajlovic ed invece si riparte da Mario Balotelli e Juraj Kucka. Gli ultimi giorni del Condor hanno colpito ancora, ma ormai da tre o quattro anni lo fanno in maniera ampiamente negativa. Questa volta, però, non si tratta di mercati al risparmio e pieni zeppi di parametri zero, ma di quasi novanta milioni di euro spesi e di una squadra che non convince proprio nessuno.

Le buone prove estive e alcuni innesti intelligenti (vedi gli arrivi di Romagnoli, Bacca e Luiz Adriano) sono stati spazzati via dalla figuraccia esibita contro la Fiorentina e dagli ultimi due acquisti inspiegabili e difficili da buttar giù. E chi si aspettava o sognava Witsel ed Ibrahimovic si dovrà accontentare di Kucka e Balotelli. Da qui alla fine del mercato ci sono ancora tre giorni per eventuali sorprese, ma la sensazione è che anche quest’anno il mercato sia stato fatto senza un filo logico, senza idee ben precise e lontani da un progetto chiaro e delineato. L’improvvisazione e l’incompetenza stanno dando nelle mani di Mihajlovic una squadra che non ha un leader, una rosa con molte falle e una polveriera che potrebbe esplodere da un momento all’altro. Il centrocampo era il settore in cui sarebbe stato più utile intervenire ed il centrocampo resta il punto debole rossonero.

Non è arrivato un campione che faccia sognare i tifosi, non è arrivato nemmeno quel tanto atteso calciatore che faccia fare il salto di qualità alla squadra. In compenso è arrivato un panchinaro dell’ultimo Genoa di Gasperini e un attaccante che non sarà mai un calciatore. Balotelli ha fallito ovunque sia andato, ha sprecato milioni di possibilità, ma qualcuno ha pensato bene che forse non era ancora abbastanza. Dopo aver fatto un grandissimo affare nel venderlo a venti milioni dopo un Mondiale fallimentare, è stato riportato alla base uno senza nessun spirito di sacrificio, nessun senso tattico, nessun attaccamento, nessuna capacità di soffrire, di lottare, di sudare, di meritarsi i troppi soldi che porta a casa.

Mihajlovic voleva Soriano ed invece ecco Kucka, Mihajlovic ha avallato l’arrivo di Balotelli, ma come ha potuto farlo? Kondogbia, Jackson Martinez, Ibrahimovic, Witsel. Erano questi i nomi che si facevano a giugno, erano questi i nomi che sognavano i tifosi del Milan e con i soldi spesi si potevano portare a casa tutti quanti, ma ora a due giorni dalla fine del mercato le domande e i dubbi dei tifosi sono le stesse di fine maggio e la paura è che la terza stagione consecutiva vergognosa e disastrosa sia alle porte. La speranza è che Mihajlovic possa fare un miracolo sportivo e far diventare un’accozzaglia di buoni giocatori, una squadra che lotti e sudi la maglia, ma con i favori personali ai vari Raiola e Preziosi, difficilmente si porta a casa qualcosa di buono.

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