Romagnoli come Miha: mancino con licenza di esercitarsi su calcio di punizione. Ecco la strategia

Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano MI-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

Alla fine l’ha spuntata Sinisa Mihajlovic. Voleva a tutti i costi Alessio Romagnoli per puntellare la difesa del suo Milan. E avrà Alessio Romagnoli, pagato magari non proprio come “ostriche” come avrebbe voluto la Roma, ma sempre più delle “fragole”, tanto per citare una metafora sfoderata un mese fa proprio da Mihajlovic.

Il Milan si mette certamente in casa uno dei giocatori italiani più promettenti. Anche Antonio Conte l’ha messo da tempo sotto osservazione, ipotizzandone il progressivo inserimento in azzurro sotto le ali protettive dei (finora) fidati e inamovibili Bonucci e Chiellini. Scoperto da Bruno Conti, Romagnoli è letteralmente esploso proprio con Mihajlovic alla Sampdoria. Al punto che qualche ben informato racconta come Sinisa abbia rivisto in lui alcune sue caratteristiche. Come il tecnico serbo, anche Romagnoli predilige il piede sinistro e pian piano a Bogliasco, nelle code degli allenamenti, Miha ha lavorato molto sulla potenza e sulla precisione di quel mancino. Obiettivo: verificare i margini per costruire una nuova arma letale sui calci piazzati, proprio come era l’implacabile Mihajlovic ai tempi di Samp, Lazio e Inter. Chissà che il Milan non si ritrovi un nuovo cannoniere tra le mani. Motivo in più per rallegrarsi dei 25 milioni di spesi.

A proposito di uscite ed entrate, Adriano Galliani è riuscito a portare in rossonero due dei più fiorenti talenti del calcio nostrano: Romagnoli, appunto, e Bertolacci. Entrambi ripartono da stagioni importanti, per non dire straordinarie, ambiti da mezza Serie A (e non solo). Entrambi sono stati pagati come pezzi pregiati. Ora il campo ci darà, come sempre, il responso. Intanto, com questo doppio colpo tutto “tricolore” una prima risposta è stata servita a chi parlava di promesse disattese in merito alla volontà di costruire un Milan più italiano. Oggi i rossoneri sono, con la Juventus, il primo serbatoio per la Nazionale. Tanta roba, in tempi di magra per il nostro calcio.

Twitter: @Chrisbad87

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