
Dopo avere perso la prima di campionato, un Milan determinato a riscattare il passo falso del Franchi affronta a San Siro l’Empoli di Marco Giampaolo. Una squadra, quella toscana, che durante la sessione di mercato in corso si è indebolita, tanto da avere perso Rugani, Hysaj, Valdifiori e Verdi, che ha ingaggiato un allenatore reduce da esperienze a dir poco deludenti e che ha iniziato il proprio cammino con una sconfitta interna, per mano del Chievo. Insomma, gli azzurri non rappresentano un ostacolo insormontabile: se affrontati con la giusta mentalità e con un assetto tattico equilibrato, possono essere superati senza il minimo problema.
Punto di forza: il trequartista; le due punte.
Punto debole: il portiere; i terzini; l’interdizione.
Uno tra i principali problemi dell’Empoli è, senza ombra di dubbio, Lukas Skorupski, estremo difensore giovane, inesperto e inaffidabile, che è solito commettere svarioni gravi (sia tra i pali, sia nelle uscite), caratterizzati dalla mancanza della giusta concentrazione e da sesquipedali errori di valutazione, e che può essere superato senza il minimo problema. Ma non finisce qui. Sulle corsie laterali, soprattutto sulla destra, i toscani possono essere saccheggiati con facilità. Mentre Zambelli si trova sul viale del tramonto e fatica in entrambe le fasi, Mario Rui spinge piuttosto bene ma, quando puntato, soffre e può essere superato con regolarità. Infine, alle lacune del reparto arretrato, si aggiungono grosse magagne in fase di interdizione. Zielinsky e Saponara, infatti, sono soliti ripiegare il meno possibile e delegare la fase di recupero palla a Croce, diligente ma non sempre resistente, e all’ingenuo Dioussé. In questo modo, specie sul lungo andare, l’Empoli dovrebbe concedere ampi spazi a centrocampo, tra le linee e sulle fasce.
Giocatore chiave: Lorenzo Tonelli.
This post was last modified on 29 Agosto 2015 - 12:22