La strana estate di Honda

Non è esploso un vero e proprio caso ma la situazione di Keisuke Honda sta facendo discutere e il suo futuro rimarrà incerto fino alla fine del mercato. Il Milan non ha intenzione di privarsi del giapponese, anche alla luce dell’accordo con Mr Bee, l’ex CSKA sarebbe il testimonial perfetto per lanciare il brand in Oriente.

Ma è proprio questo il nodo cruciale. Il giocatore ha iniziato a manifestare un certo malessere per essere considerato solo sotto quest’aspetto e non essere apprezzato tecnicamente. Vede la sua immagine sempre più opaca e ha percepito un forte scetticismo da parte dei tifosi, aumentato anche da quel pesantissimo 10 sulle spalle, destinato, per storia e prestigio, ai leader rossoneri. In questo anno e mezzo di Milan Honda non ha certo brillato, se si escludono i primi due mesi della scorsa stagione con Inzaghi.

Poi un susseguirsi di prestazioni discontinue, troppo lente e poco fisiche per la serie A e una continua ricerca di una posizione in campo che più si adattasse alle sue caratteristiche. Un malessere del giapponese che però arriva in un momento in cui il cambio di modulo portato da Mihajlovic dovrebbe esaltare il suo gioco, anche perché in rosa è l’unico trequartista puro.

Prima di approdare al Diavolo ha sempre giocato in quella posizione e nessuno tra Bonaventura, Menez e Suso è di ruolo dietro le punte, ma sarebbero tutti adattati. Tatticamente quindi il classe ’86 sarebbe utilissimo in questa rosa, il suo ruolo lo mette in una posizione di privilegiato. La società lo sa e lo ha tolto dal mercato ma le voci e vari interessamenti non mancano. Scartata l’opzione Genoa, rimangono aperte le piste inglesi con Tottenham ed Everton che potrebbero garantire visibilità e probabilmente anche un ingaggio superiore.

L’ultima parola toccherà a Honda che ha meno di un mese di tempo per scrollarsi di dosso le tossine dell’acquisto-figurina e indossare finalmente i panni del giocatore vero.

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