Tra cessioni e casi: difesa fragile e mercato confuso

Distratti dalla ricerca di un centrocampista è passata inosservata la situazione della difesa del Milan che a parte l’arrivo a zero di Ely e il positivo lieto fine della questione Romagnoli non ha registrato altri innesti. Anzi, ci sono state cessioni che hanno fatto e faranno discutere. Al Siviglia è stato venduto, a prezzo di saldo, Rami, mentre Paletta è volato in prestito all’Atalanta. E fino a ieri sera anche Mexes sembrava destinato a  lasciare Milanello, prima dell’intervento della proprietà che ha bloccato tutto.

Questi tre giocatori fino all’anno scorso si giocavano le due maglie da titolare, mentre ora lo scenario sembra completamente ribaltato. Soprattutto la questione Mexes ha dell’incredibile e potrebbe rappresentare la prima crepa del rapporto tra Berlusconi e Mihajlovic. Il tecnico serbo avrebbe fatto a meno del francese che invece dopo settimane da svincolato ha firmato il rinnovo sulla forte spinta del Presidente che vede nell’ex Roma il leader del pacchetto arretrato. Nel precampionato a parte la perla nel derby cinese è stato utilizzato pochissimo, poi l’infortunio ha contribuito a farlo scendere ancora di più nella graduatoria. Il passaggio alla Fiorentina sembra sia stato avallato da Mihajlovic che nella conferenza stampa pre Empoli ha parlato di dei centrali dicendo che numericamente vanno bene, anzi forse sono anche troppi. Forse una frecciatina nei confronti della decisione della società e nei confronti di Mexes stesso che comunque dovrebbe rimanere al Milan. Uno spiraglio viola esiste ancora ma è molto flebile e difficile. Mexes a questo punto va recuperato mentalmente perchè sembra perfetto per essere il compagno di reparto e la chioccia per i due ragazzi, Ely e Romagnoli che hanno dimostrato talento ma che sbaglieranno ancora e che hanno bisogno di una guida esperta in campo. Un ruolo che non sembra adatto ne ad Alex, troppi problemi fisici, ne a Zapata, per questioni tecniche ne tanto meno a Zaccardo, ormai  fuori dal progetto milanista.

Aver tenuto questi giocatori vendendo altri è una scelta discutibile, comprensibile fino a un certo punto, che non segue una linea tecnica ma e che potrebbe portare a critiche future che già sono arrivate dopo il disastro del Franchi. Ecco perchè non bruciare il rapporto con Mexes sarà fondamentale per il nuovo tecnico rossonero che dovrà mettere da parte le sue perplessità e fidarsi del numero 5 rossonero, forse il più affidabile e costante di un reparto ancora troppo fragile.

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