Esperimenti? Meglio adesso che dopo. Ma oggi serve la reazione

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

Non tanto le tre sberle ricevute in faccia quanto, piuttosto, il passo indietro rispetto alla Cina. E’ questo il dato più preoccupante (non allarmante) del match perso ieri sera contro il Bayern di Guardiola. Attenuanti? Il Milan è certamente un po’ “sballottato” tra il ritorno dalla Cina, il riposo e la ripartenza per la Baviera, i tedeschi sono più avanti nella preparazione e il tasso tecnico è senza ombra di dubbio superiore in ogni reparto. Ma non bisogna “crogiolarsi”. Anzi, già oggi pomeriggio contro il Tottenham servirà una reazione d’orgoglio, magari dando vita ad una partita pimpante almeno sul piano del gioco.

Le note positive restano quelle “note”: Nigel de Jong, che piaccia o non piaccia resta sempre uno sopra la sufficienza, Rodrigo Ely, attento, Zapata, più sicuro di tante altre volte. In mezzo tante incognite, a cominciare da Bacca e Luiz Adriano ancora a caccia dell’intesa perfetta, passando per Bonaventura che non può fare la mezz’ala e Bertolacci in deficit di condizione e di rodaggio nei meccanismi di Mihajlovic. E’ presto per tirare le somme, ma se bisogna sperimentare meglio farlo ora che dal 23 agosto in poi.

Apprezziamo, intanto, la schiettezza del tecnico serbo che anche due giorni fa ha mandato chiari segnali alla società sul fronte del mercato: per la difesa l’unico nome resta quello di Romagnoli, mentre la “ciliegina” è Ibrahimovic. Sul giallorosso la sensazione è che si chiuderà dopo Ferragosto, complice l’arrivo di Dzeko nella Capitale. Per lo svedese, ogni giorno è buono. Anche l’ultimo minuto dell’ultimo giorno.

Impostazioni privacy