Il derby della verità

Una cornice da brividi attende due squadre che sono cambiate, due squadre che non possono e non potranno mai essere indifferenti e che quando giocano contro possono essere descritte solo con una parola: il derby. Il Milan ci arriva come peggio non ci poteva arrivare. Due partite giocate male, un mercato finito tra lo scetticismo generale e l’impressione che c’è già tantissimo da dimostrare. Rispetto a tre settimane fa sembra già cambiato il mondo. Il campionato iniziava con i rossoneri che avevano convinto nelle amichevoli estive e i nerazzurri che le avevano perse tutte (o quasi) e che erano già sotto accusa. I due derby vinti nel precampionato, poi, sembravano già segnare un percorso in salita per i cugini.

Sono bastate però due vittorie striminzite e anche un po’ bruttine contro Atalanta e Carpi per far cambiare già idea a tutti. I colpi di fine mercato, rappresentati da Telles, Perisic, Ljajic e Felipe Melo hanno contribuito a far passare l’Inter da eterna incompiuta ad una delle candidate per lo scudetto. Ed il Milan? La bruttissima prestazione di Firenze, condita da una sconfitta pesante e per certi versi raccapricciante, la polemica vittoria contro l’Empoli e alcune dichiarazioni di Mihajlovic, nel frattempo, hanno contribuito, insieme agli inspiegabili ultimi giorni di mercato, a capovolgere completamente le carte di un estate che sembrava a forti tinte rossonere. La verità è che i nerazzurri sembrano più attrezzati, ma poi sarà sempre il campo a dover dare i verdetti definitivi.

Iniziando da domenica sera, quando San Siro aprirà i battenti ad una straccitadina che si prospetta da tutto esaurito e che fa venire già i brividi. La sensazione in casa Milan è che sia già vietato sbagliare e che un passo falso potrebbe già, ed è assurdo che al 13 settembre le cose possano essere già in questo modo, aprire la prima crisi ufficiale. L’importanza che ha questo derby però va al di là delle chiacchiere e al di là dei punti in classifica. Mihajlovic dovrà dimostrare di avere la squadra in mano, di iniziare a dargli un suo primo sprazzo di identità e dovrà essere bravo a spazzar via le prime critiche. Il fatto, poi, che di fronte ci sia la “sua Inter” aggiunge solo un po’ di sale in più ad una serata che non avrebbe avuto bisogno di ulteriori ingredienti per essere infuocata. E allora buon derby a tutti e Forza Milan!

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