Palle perse e poca personalità: Honda spreca un’altra occasione

Nelle settimane che hanno preceduto il derby si era parlato molto del centrocampo che avrebbe schierato Sinisa Mihajlovic contro l’Inter. Ieri sera il tecnico serbo ha deciso di arretrare Bonaventura sulla linea dei mediani, complice l’assenza di Bertolacci, e dare una nuova possibilità a Honda. Il nipponico aveva il compito di giocare alle spalle del duo Bacca – Luiz Adriano, facendo da raccordo tra centrocampo ed attacco . Un ruolo delicato che necessita di personalità e dinamismo.

Purtroppo il giapponese ha confermato il suo periodo no al Milan. Mentre in nazionale Honda sembra brillare, fornendo assist e gol al pubblico del Sol Levante, con la maglia rossonera il trequartista continua ad inanellare prestazioni scialbe ed incolori. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi analizza il match del giocatore milanista: 13 palloni persi e mai una giocata decisiva. Troppo poco per colui che indossa la maglia numero “10” e che dovrebbe illuminare San Siro. Delusione, quindi, tra i tifosi, che si aspetterebbero ben altro che il semplice compitino.

Il ruolo di trequartista necessita di personalità, quello che sembra mancare a Honda. Il nazionale giapponese appare nascondersi in campo, facendosi trovare spesso marcato dall’avversario. La musica non cambia quando è lui ad avere il pallone: mai una giocata, un passaggio filtrante o un’apertura, quello, insomma, richiesto ad un trequartista, un giocatore deputato a dare fantasia alla manovra.  La stagione di Honda potrebbe essere già al bivio, o cambierà il suo modo di giocare o il rischio di vivere molte partite dalla panchina sarà piuttosto elevato.

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