SM RELIVE/ Mihajlovic: “Domani serve serenità, il derby vale tre punti. Sì a Monto con De Jong. I saltelli? Non ci vedo nulla di male”

Dal nostro inviato a Milanello, Vito Angelè

Un derby per tornare a camminare. Il Milan si prepara alla stracittadina contro l’Inter e Sinisa Mihajlovic, da Milanello, si prepara alla sfida e risponde alle domande dei giornalisti nel corso della consuete conferenza stampa prima della partita.

LA CONFERENZA IN PILLOLE

13.55 – E’ terminata la conferenza di Sinisa Mihajlovic

Chiusura sul derby di Milano in confronto ad altri: “I derby più o meno sono uguali, forse quello che cambia è il modo di viverlo. A Roma, per esempio, si parla tantissimo sia prima che dopo, mentre a Milano forse si dimentica più in fretta

Sul centrocampo: “Noi cerchiamo di lavorare sui nostri principi e guardare poco agli avversari. Bisogna vedere anche loro con che modulo giocano, io metterò in campo chi mi dà più garanzie. Per come si allenano, tutti meritano di giocare, non c’è nessuno che si allena male. Poi ovviamente un allenatore fa le sue scelte in base a come vuole giocare e a come mettere in difficoltà gli avversari

Su Balotelli: “Il problema non è il peso, ma la massa grassa. Lui deve aumentare la massa muscolare e diminuire quella grassa. Comunque Mario sta bene, si allenando bene

Su un possibile cambio di modulo: “Io metto i giocatori nel ruolo in cui possono rendere meglio. Montolivo può fare anche la mezzala oltre che il regista, mentre De Jong può fare l’interno di un centrocampo a due. Per ora non siamo riusciti ancora a lavorare su un modulo diverso, abbiamo grandi attaccanti e dobbiamo cercare di sfruttarli al massimo. Il Milan deve giocare in modo offensivo, non dobbiamo avere paura di attaccare. Domani il derby non si vince solo con gli undici titolari, ma anche con chi è subentra dalla panchina

Sul rapporto col presidente: “Io sono responsabile della squadra e mi sento libero di fare tutto quello che ritengo giusto. Io sono fatto così, se mi hanno preso credo lo abbiano fatto anche per come gestisco la comunicazione. Non c’è nessun problema con la dirigenza, con il presidente ci siamo parlati e abbiamo avuto un confronto costruttivo

Sul suo passato nerazzurro: “Io non rinnego il mio passato all’Inter, ma ora il mio presente si chiama Milan e sono felice di essere qui. Non vedo niente di male nei miei saltelli di giovedì

Sulla difesa: “Ho un dubbio sul centrale da affiancare a Romagnoli

Le parole di Capello: “Mi fanno piacere, è uno dei più grandi allenatori al mondo, ma sono anche una responsabilità importante

Sul “dualismo” De Jong-Montolivo: “Cambiando sistema di gioco possono giocare insieme“.

Sui tifosi: “Domani ci fischieranno tutti perchè giochiamo fuori casa, ai nostri chiedo solo di continuare a sostenerci come sempre

Sulle scelte di formazione: “Io scelgo in base agli allenamenti, tutte le mie decisioni vengono prese per il bene della squadra. Poi non sempre chi scende in campo riesce a dare quello che ha fatto vedere in settimana

Sul morale della squadra: “Tutti gli allenamenti li facciamo con grande intensità e analizziamo i dati sia degli allenamenti che delle partite e stiamo migliorando partita dopo partita. I ragazzi stanno lavorando bene, non è facile togliersi di dosso anni difficili ma dobbiamo essere bravi a superare questo blocco mentale. In tal senso, la partita di domani potrebbe essere quella giusta

Sulle prestazioni della squadra in questo inizio di stagione: “Sono ottimista perchè sarà difficile fare peggio delle prime due partite. Avete scritto che alcuni giocatori si sono offesi per le mie parole, ma così facendo avete solo offeso loro perchè sono professionisti e le mie parole servono per spronarli. Io dico sempre quello che penso, non sono uno che si accontenta e che cerca scuse per sè e per la sua squadra. Sono tre anni che il Milan non è più il Milan, quindi prima pretenderemo di più da noi e prima torneremo protagonisti. So che ci vuole tempo e che nessuno fa miracoli, ma noi dobbiamo moltiplicare le forze

Sull’amico Mancini: “Quando ci sentiamo non parliamo mai di calcio. Loro dicono che noi siamo favoriti? Siccome sono loro amico farò di tutto per fargli azzeccare il pronostico. Comunque sono contento di rivedere Roberto, è un mio amico da venti anni e se sono qui è anche grazie a lui che mi ha permesso di fare il suo secondo e quindi sono molto riconoscente nei suoi confronti, ma domani saremo avversari per novanta minuti. Mi auguro di vincere e pagare come ho scritto ieri alla Gazzetta, quello dei migranti è un problema serio, io lo so bene. Mi auguro che questa iniziativa possa diventare un’abitudine anche nei prossimi derby“.

Sull’Inter: “Ha vinto le prime due partite all’ultimo minuto, ma credo che nessuna delle due squadre sta giocando come vorrebbe. Sia noi che loro abbiamo cambiato tanto, ma noi dobbiamo pensare come se non avessimo tempo. Sono convinto che se riusciamo a giocare con più coraggio possiamo essere protagonisti in campionato

Sul derby: “Vincere il derby dà grande entusiasmo, ma vale sempre tre punti, quindi la prepariamo come tutte le altre partite, pur sapendo che sarebbe una grande gioia vincerlo o una brutta cosa perderlo, ma siamo solo alla terza giornata e ci sono ancora tante partite. Dobbiamo giocare con serenità, mettendo in campo quello che abbiamo preparato

Inizia la conferenza, la prima domanda è sui tifosi del Milan: “Sono esigenti e abituati a vincere. Ho detto ai miei giocatori che dobbiamo essere noi a convincere i tifosi a seguirci e sostenerci. Non dobbiamo avere paura di giocare

 

Solita chiacchierata con Milan Channel prima della conferenza: “I miei derby? Stella Rossa-Partizan, come tutti i derby è caldissimo, io là ho giocato per la squadra che tifavo da bambino, come può essere per Totti o De Rossi. In quel periodo là eravamo molto più forti, abbiamo vinto Champions e Coppa Intercontinentale, dopo 15-20 minuti eravamo due o tre a zero per noi. Era tutto molto più scontato. Da giocatore non ne ho mai vinto uno in Italia, da allenatore non ho mai perso (ridendo, ndr)”.

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