Luiz Adriano: “Emozionato per il derby. Io, Balo e Bacca insieme: nessun problema. Obiettivo…”

Questa l’intervista integrale a Luiz Adriano, presente stamane su La Gazzetta dello Sport. L’attaccante brasiliano sogna in grande e promette il massimo al Milan: aspettando il derby, puntando allo scudetto e sperando anche nella Nazionale.

Sull’impatto con la Serie A: “Mi ha colpito molto la dinamica delle vostre partite. Fino ad ora ero sempre stato abituato ad attaccare, senza pensare ad altro. Qui invece è tutto molto organizzato, in qualsiasi reparto. Anche le squadre più piccole sono molto organizzate, e giocano come le grandi. La parte tattica è un argomento fondamentale in tutti gli allenamenti, a questi livelli non mi era mai successo“.

No agli Emirati Arabi: “So di aver fatto bene a venire al Milan. Ho scelto in base alla storia di questo club e del campionato italiano. Ho capito che in questo momento per me era la scelta migliore, e me l’hanno confermato sia il mio amico Pato, sia Lucescu“.

Su Lucescu, suo ex allenatore allo Shakhtar: “Mi ha detto di continuare a lavorare come facevo con lui. Mi ha anche detto che si aspettava un buon inizio da me, perché sa come mi alleno e la serietà che ci metto. Lo Shakhtar è stato il primo club straniero a interessarsi a me, mi dicevano tutti che non era una cosa adatta, ma è stata un’opportunità di vita. Là ho vinto molto, abbiamo conquistato il Paese. Come mi vestivo? Nel tempo libero stavo spessissimo a casa (ride, ndr ). E in allenamento usavo due pantaloni, due magliette e due giacche. Sono un tipo tranquillo, ma anche molto allegro“.

Sulla Nazionale brasiliana: “Le scelte dell’allenatore sono molto chiare: nelle ultime convocazioni, infatti, sono stati chiamati solo centrocampisti e nessun attaccante d’area. Lavorando come sto facendo ora, mi posso mettere in mostra“.

Sulla “maledizione” della maglia rossonera numero 9: “Non sono superstizioso. Io voglio solo fare il mio lavoro e stare bene“.

Tradizione brasiliana: “Il mio obiettivo è essere importante e scrivere la storia di questo club come ho fatto a Donetsk. I brasiliani che mi hanno preceduto sono un grande stimolo. I miei modelli sono Cafu, Ronaldo e Emerson“.

Su Balotelli: “Per noi è molto importante, Mario è un grande giocatore venuto a darci una mano. La squadra ha bisogno di tutti e lui ci aiuterà molto. Tridente con me, lui e Bacca? Sarebbe un ottimo tridente, perché Balotelli ha qualità che ci possono servire tantissimo. Non ci sarebbe alcun problema a giocare tutti e tre insieme. Rigore di Mantova? Merito degli allenamenti. Abbiamo provato alcune situazioni che poi sono state messe in pratica. Anche sui rigori. E così lui me l’ha lasciato“.

Su Bacca: “Con Carlos mi trovo bene. Ogni allenamento che passa l’intesa migliora, e poi parliamo molto. Parliamo davvero tanto e questo giova all’intesa. Col passare del tempo miglioreremo ancora. Noi la coppia migliore del campionato? Ci sono molte altre coppie davvero forti, ma una cosa è certa: ce la metteremo tutta per diventare i migliori del torneo“.

Su Ibra: “E’ un grande giocatore che ha fatto la storia del calcio. Sarebbe stato un grande piacere giocarci insieme“.

Sul derby: “Sono molto curioso ed emozionato per domenica. San Siro sarà uno spettacolo. Io arrivo da derby in cui si fermava un Paese intero, come in occasione delle sfide con la Dinamo Kiev (città diverse, ma in Ucraina il vero derby è quello, ndr ). E a Porto Alegre noi dell’Internacional ce la vedevamo col Gremio: anche lì, tutti si fermavano ed esisteva solo la sfida“.

Su Mihajlovic: “Non noto cambiamenti, nemmeno in termini generali. Studiamo molto gli avversari, lui è molto attento sia in campo, sia alla lavagna. Ed è molto severo. Qui al Milan parto qualche metro indietro rispetto alle mie abitudini. Semplicemente, si tratta di situazioni che proviamo in allenamento. Prima interpretavo il ruolo in modo molto diverso, ma adesso è così e mi devo adattare“.

Sugli obiettivi personali: “A livello privato riavere accanto a me mia moglie Camilla e mia figlia Alicia, che ha due anni e mezzo. In termini calcistici fare più gol possibile, aiutare il Milan a tornare in Champions League e arrivare primo in campionato“.

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