Palermo, vincere per cambiare marcia. E dimenticare il precedente di San Siro

Sabato sera a San Siro il Milan ospiterà il Palermo per l’anticipo della quarta giornata di Serie A Tim. Dopo l’esordio casalingo (giocato sempre di sabato sera) brutto ma vincente contro l’Empoli di tre settimane fa, i rossoneri dovranno ripartire dai rosanero per riprendersi dopo l’immeritata sconfitta del derby. Poco meno di un anno fa (era il 2 novembre), l’allora squadra allenata da Pippo Inzaghi, crollò al Meazza contro la compagine di Iachini. Un primo tempo da incubo consegnò ai siciliani la vittoria per 2-0, grazie all’autorete di Zapata e alla magia di Paulo Dybala. Il migliore in campo per i padroni di casa fu Diego Lopez e questo la dice lunga ssulla prestazione negativa che offrì il Diavolo.

Quella gara, che si giocò alla nona di campionato, segnò l’inizio della crisi dei rossoneri che avevano fatto benino prima di incontrare il Palermo, perdendo solo in casa contro la Juventus, vincendone quattro e pareggiandone tre, e fu il preludio a quello che poi si sarebbe verificato da lì alla fine di maggio. Così come quella partita fu uno spartiacque della stagione rossonera, l’importantissimo match di sabato deve rappresentare una svolta, ma questa volta in positivo. Vincere sarà importantissimo per vari motivi. Primo perché tre punti in tre partite sono troppo pochi per una squadra che deve tornare ad essere competitiva e poi perché sarebbe meglio non perdere, fin da subito, troppo terreno nei confronti di chi ci sta davanti.

Poi c’è la questione riguardante il gioco. La prestazione contro l’Inter ha evidenziato una crescita della squadra, nonostante il risultato negativo, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista della qualità della manovra. Certo, è mancato il gol, ma la squadra è piaciuta a tanti, Mihajlovic in primis, Contro il Palermo sarà importantissimo fare un altro passo in avanti e non tornare alle prime due prestazioni opache. I rossoneri dovranno dimostrare di aver imboccato la strada giusta e di iniziare ad assimilare i dettami tattici del tecnico serbo. Non sarà facile contro una squadra che verrà a San Siro per difendersi e cercherà di non prenderle, ma sabato, davanti al pubblico amico (per ora) sarà vietato sbagliare.

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