Primavera, dove eravamo rimasti?

Finalmente si ritorna al Vismara. Dopo l’avventura in Sudafrica e alcune amichevoli estive, sabato la Primavera di mister Brocchi inizia il campionato contro l’Udinese in una sfida casalinga subito di grande livello, contro una formazione storicamente molto ostica a livello giovanile e capace di sfornare numerosi talenti. Ma noi siamo il Milan e le buone premesse per una grande stagione ci sono tutte. Andiamo con ordine.

La grande novità della stagione della Primavera è l’ingresso dei classe ’98 nella rosa. Attesi e tanto desiderati da addetti ai lavori e tecnici, i giovani rossoneri dopo l’ultima stagione di Allievi sono giunti nell’ultima categoria giovanile e da loro, per qualità e potenziale, ci si aspetta tanto. Senza pressioni o timori reverenziali, ma con la giusta determinazione e la presunzione nel sapere di possedere un talento fuori dal comune. Brocchi questo gruppo lo conosce bene e, insieme ai vecchi ’97 e alla novità Bianchimano (attaccante classe ’96, acquistato in estate dall’Olginatese), spetterà a lui trovare la giusta alchimia per una squadra che, come ogni stagione, non si pone obiettivi imprescindibili a fine anno. Ma dopo la delusione per l’eliminazione ai rigori nelle ultime Final Eight di categoria contro il Torino (vera bestia nera: anche nel Trofeo Mamma Cairo a fine agosto, ai rigori l’hanno spuntata ancora loro9 adesso vuole togliersi importanti soddisfazioni. Sempre col Modello Milan bene in testa.

Il calendario propone sabato l’esordio casalingo contro l’Udinese, poi due trasferte contro Como e Cesena. Il derby è in programma a metà dicembre, ma ci sarà tempo per pensare alla stracittadina. Per ora, testa ai bianconeri di Udine: per iniziare bene una stagione, per dare subito un segnale che il Milan, quest’anno, vuole fare davvero sul serio.

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