Berlusconi vota Mihajlovic, ma la pressione sull’allenatore cresce…

Parole di notevole importanza e qualità quelle di ieri di Silvio Berlusconi, tornato a Milanello soprattutto per un incontro commerciale (con i dirigenti di Publitalia), passato poi in secondo piano grazie alle incoraggianti frasi rossonere espresse alla stampa e ad una immagine dal valore simbolico: una stretta di mano, sicura e sorridente, insieme a Mihajlovic.

Una sorte di pace fatta, spiega stamane La Gazzetta dello Sport, fra il presidente e i risultati della squadra, perché se non fosse successo quella foto non l’avrebbe mai scattata. La strategia comunicativa della società di via Aldo Rossi è stato avallata proprio dal suo numero uno: fiducia nell’allenatore, da segnalare una chiacchierata importante presso il centro sportivo di allenamento, e nessun problema. Berlusconi è soddisfatto dell’operato del serbo, bravo a riguadagnare terreno nel giro di 3 giorni conquistando due vittorie a San Siro (Sassuolo e Chievo).

Ma Mihajlovic non può comunque stare tranquillo, ma anzi preoccuparsi dell’obiettivo del Milan, bello e difficilissimo, ribadito dal club milanista: la Champions League. Arrivare nelle prime posizioni di classifica in questa stagione è un “imperativo categorico”, dunque Sinisa è avvisato e rimane sottopressione. Vietato fallire. L’umore presidenziale è tornato perlopiù sereno, ma attenzione ai possibili sbalzi.

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