La dimensione del Milan dipende dalla forma di Bonaventura. Con il Napoli dovrà essere un tuttofare

Il Milan ha un jack, o meglio un jolly: Bonaventura. Lui corre molto, tira tanto, segna abbastanza, fa qualche assist ed è sufficientemente preciso nei passaggi. Ma soprattutto è intelligente, la qualità principale, fondamentale per un trequartista: in campo sa cosa fare e lo mette in pratica con grande costanza.

In un Diavolo ancora a metà, di classifica, punti, stesso numero di vittorie e sconfitte, il 28 rossonero è uno dei pochi in grado di riempire le mancanze e nascondere, a volte superare i problemi. Anche quando non era brillante il peso del giocatore sulle prestazioni della squadra è stato massiccio, e poi quando è in forma fa spesso la differenza: il corner-assist per il gol vittoria di Luiz Adriano con l’Empoli, le reti decisive contro Palermo e Udinese; pure la pregevole interpretazione del o dei ruoli in fase difensiva, particolarmente a cuore di Mihajlovic, sia a centrocampo che fra le linee. Oggi la possibile vittoria col Napoli passerà in buona parte dai suoi piedi, ammette La Gazzetta dello Sport.

In assenza di Balotelli (infortunato), spetteranno a Bonaventura calci d’angoli e punizioni: ci sarà da lavorare, insomma. Un tuttofare. E la serata di San Siro lascia ben sperare, visto che l’anno scorso a San Siro proprio di fronte agli azzurri l’ex Atalanta realizzò il 2-0 che chiuse la sfida.

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