Tra assenza e necessità: Menez sembra la soluzione dei problemi

L’infermeria del Milan si sta lentamente svuotando anche se il miglior marcatore della scorsa stagione, Jeremy Menez, è ancora alle prese con un fastidioso infortunio alla schiena. Il francese si è operato a Montecarlo lo scorso 11 giugno per una recidiva d’ernia, è sceso in campo nella gara di Coppa Italia contro il Perugia, salvo poi fermarsi di nuovo per una ricaduta.

I tempi di recupero restano incerti, si era sparsa la voce di un ritorno per i primi di novembre ma i tempi sono ancora molto approssimativi. Dopo qualche settimana passata nel Principato di Monaco, ora Menez è tornato a Milanello per proseguire le cure. Mihajlovic lo sta aspettando e non vede l’ora di averlo a disposizione. La sua qualità darebbe quel tocco d’imprevedibilità alla manovra del Milan a cui spesso è mancato il guizzo decisivo per decidere le partite. I trequartisti finora provati, soprattutto Honda, non hanno convinto a pieno ed ecco perchè il numero 7 dietro le punte è una suggestione che stuzzica non poco il tecnico serbo. Certo, l’anarchia e il poco sacrifico dell’ex Roma andrebbero totalmente modificati ma è proprio questa la sfida più grande che Mihajlovic vuole vincere: riuscire a mettere l’enorme talento di Menez al servizio della squadra e farlo diventare un attore che fa parte di un cast. Lui è un meraviglioso solista ma deve convincersi che per vincere servono anche i compagni.

I problemi alla schiena sono difficili da curare e il rientro non è mai ipotizzabile ma il Menez visto per buona parte dell’anno scorso rimane un elemento imprescindibile per questa rosa. Bisognerà attendere ancora ma il Milan non ha affatto dimenticato Jeremy, anzi lo sta aspettando a braccia aperte convinto del fatto che con lui questo attacco avrebbe un enorme potenziale: lui dietro a Bacca e Balotelli o Luiz Adriano è un tridente che fa già sognare i tifosi, sarebbe un tridente da….terzo posto.

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