Ancelotti: “Vedo bene Pirlo all’Inter. Io alla Nazionale? Non ci penso”

L’ex tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti, intervenuto ai microfoni di “Radio anch’io lo Sport”, ha parlato del campionato italiano e di quello spagnolo, facendo anche un commento sul proprio futuro: “La crisi del Real Madrid? Andiamo piano con i giudizi perché siamo solo all’inizio, i giocatori del Real hanno le capacità di rimettere in piedi la situazione – riporta TuttoMercatoWeb.com – . Il Real del resto ha sofferto contro un Barcellona fortissimo. Benitez? Difficile giudicare da fuori. Guardando la partita hanno sofferto soprattutto a livello tattico. Ogni allenatore poii ha le sue idee ed è bene che nel bene o nel male le porti avanti. Crisi Benitez-Ronaldo? Ho parlato con Ronaldo la settimana scorsa, non ha mai detto di avere un cattivo rapporto con l’allenatore. Segue la sua linea e cerca sempre di aiutare la sua squadra. Quando le cose non vanno, è ovvio che sono gli attaccanti a risentirne di più. Se Perez mi richiamasse al Real Madrid? Ho deciso di prendermi un anno, l’ho già detto. Tante squadre mi hanno cercato ma ho preferisco stare fermo un anno. Ripartire tra anno dal Real? Perché no, così come magari potrei ripartire dal PSG o dal Chelsea”.

“Pirlo uomo giusto per l’Inter? Credo che l’idea nasca dal fatto che Mancini ha messo in piedi una squadra compatta e fisica che deficita un po’ di qualità. Magari Pirlo potrebbe dare questa qualità, in questo senso lo vedrei molto bene. Resta un patrimonio del calcio anche se gioca negli Stati Uniti. L’Inter? Mi convince perché solidità ed equilibrio sono componenti fondamentali per vincere uno Scudetto, bravo Mancini a presentare la sua squadra così. E’ un bel campionato, imprevedibile. Il mio podio di favorite? Ho detto più volte che la Roma mi convince molto dal punto di vista offensivo, mi piacciono le idee di Sarri, la Fiorentina che è una sorpresa e l’Inter che ha la solidità delle squadre abituate a vincere. Ranieri primo in Premier League? E’ forse il campionato più difficile di tutti. La scuola di Coverciano non è da sottovalutare, gli italiani all’estero per me sono avvantaggiati. Il Milan? Non ha ancora trovato un’identità, non mi sorprende la sua classifica rispetto a quanto fatto vedere finora. C’è però ancora tempo per esprimere il potenziale. La Juventus? Sta pagando la perdita di giocatori fondamentali, ha investito su giocatori giovani e deve avere pazienza. La Fiorentina? E’ una sorpresa, con Sousa che sta seguendo la linea con le idee di Montella. Come le altre, forse un po’ meno delle altre, è sicuramente competitiva. Kalinic? E’ un attaccante che ha fatto bene dappertutto. Ora sta continuando a fare bene, per me non è una sorpresa. Ha prestanza fisica, è sveglio, farà sicuramente bene”.

“Un mio arrivo in Nazionale? A me piaca allenare, pensare di farlo una volta ogni tre mesi non mi piace. Finché avrò questo pensiero – legato all’Italia o a qualsiasi altra Nazionale – non sarà una possibilità che prenderò in considerazione. Faccio il tifo per Conte e spero che vinca l’Europeo. I due giocatori della Serie A che prenderei nel mio prossimo club? In Italia sicuramente Insigne, Bernardeschi, Baselli e Dybala. All’estero Verratti, il migliore di tutti”.

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