Boateng, Vazquez e Menez. Silvio preme: il Milan tornerà al “10”?

Tra il Milan e i trequartisti c’è un feeling intenso, quasi viscerale. I tifosi del Diavolo, non è un mistero, hanno da sempre una predilezione naturale per i numeri 10: sono tanti i fantasisti del passato che hanno fatto innamorare San Siro e in particolare il primo rossonero, Silvio Berlusconi, amante del calcio d’attacco e dei virtuosi del pallone. Donadoni, Gullit, Savicevic, Rui Costa e Kakà sono solo alcuni tra dei campioni milanisti dell’epopea berlusconiana, tutti pupilli del presidente con un debole riconosciuto e dichiarato per le mezze punte. Senza dimenticare un certo Gianni Rivera, “10” di caratura mondiale oltre che bandiera storica del club. Insomma: il Milan, prima e dopo il Cavaliere, ha sempre annoverato tra le proprie fila giocatori di qualità ed estro.

Anche Mihajlovic, sin dagli albori della stagione, era intenzionato a perorare la causa del trequartista. Tecnico e società, già a inizio luglio, avevano battezzato il modulo per la stagione 2015/2016: il 4-3-1-2 di ancelottiana memoria, con un rifinitore dietro alle due punte tanto care al presidente Berlusconi. Una scelta che, tuttavia, è durata poche settimane. La crisi di risultati ha spinto il saggio serbo ad accantonare l’idea in favore di un più solido e compatto 4-3-3: mossa decisiva per riportare punti e morale in quel di Milanello. E anche il prossimo futuro sembrerebbe avverso al ritorno del rombo, dato che il modulo che verrà, annunciato da dirigenza e allenatore, sarà il 4-4-2.

Allora Milan, sarà addio definitivo al trequartista? Assolutamente no. Perché l’idea della mezza punta rimane salda nelle mente di società e presidente, perché le mosse di mercato stanno andando (anche) in questa direzione e perché lo stesso Mihajlovic non ha chiuso totalmente al 4-3-1-2. E se Berlusconi non più tardi di una settimana fa ha dichiarato in questo senso di attendere con ansia il ritorno di Menez (“Quando rientrerà tornerà il trequartista”, il virgolettato presidenziale sul tema), anche le prime trattative di Galliani in vista di gennaio e dell’estate sembrano orientate in questa direzione.

Se per il ritorno di Boateng, che in rossonero ha giocato spesso trequartista, sembra ormai fatta, anche il palermitano Franco Vazquez è entrato pesantemente in orbita Milan. Ed El Mudo è proprio il classico numero 10 con visione di gioco, piedi sopraffini ed estro: immaginarlo in posizioni diverse dalla trequarti è francamente difficile, così come appare improbabile che il Milan, se dovesse realmente prenderlo, non gli ritagli un ruolo centrale nel progetto tecnico. Zamparini ha già sparato alto sul prezzo (servono almeno 30 milioni), ma Galliani ci sta lavorando: Vazquez rossonero a gennaio sembra utopia, ma a luglio appare un’ipotesi possibilissima. Sarà ritorno al passato, sarà ritorno al trequartista?

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