Cerci, il record nel Milan e una Lazio speciale: ha il posto fisso

Cerci moment. Non giocava quattro gare di fila, quasi da titolare inamovibile, dai tempi del Torino. Bisogna risalire alla stagione 2013-2014, quella della clamorosa qualificazione in Europa League dei granata, trascinati proprio ad un Alessio devastante, per ritrovare i numeri che ha sorpresa ci sta consegnando il presente.

Il ragazzo è finalmente tornato a considerarsi un calciatore importante, dopo più di un anno di delusioni ed errori, anche personali. Stasera sarà in campo sicuramente, e la scelta adesso viene condivisa, conquistando un poker di presenze in rossonero che valgono un record. Sotto la gestione Inzaghi, era lui che lo ha voluto ad ogni costo, si era fermato solo a 2 gettoni da titolare, per poi finire dritto in panchina. Oggi invece l’ex Atletico Madrid è un punto fermo, analizza il Corriere dello Sport, soprattutto grazie al cambio di modulo apportato da Mihajlovic: il 4-3-3, rispetto al rombo a centrocampo, non può non considerare ideali le caratteristiche del 28enne.

All’Olimpico vivrà un piccolo derby. Lui, nato a Velletri, nato e cresciuto nelle giovanili della Roma. Anche se a dire il vero in Prima squadra non ha mai disputato una stracittadina contro la Lazio. Più che un exploit ci si aspetta una conferma importante, di un calciatore tecnicamente indiscutibile ma spesso vittima dei chiari di luna e di ansie che esulano dalle qualità di base.

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