Che Kucka! Lo slovacco ha rapito Miha e il Milan. E Galliani gongola

Witsel? Soriano? Moutinho? No, Juraj Kucka. Alzi la mano chi, lo scorso agosto, avrebbe mai pensato che il Milan potesse puntare sul tosto mediano slovacco per puntellare la rosa di Mihajlovic agli sgoccioli del calciomercato. In un’estate iniziata con la delusione Kondogbia, proseguita con la “consolazione” Bertolacci e il sogno Witsel, Galliani ha stupito tutti con l’arrivo dal Genoa di Kuco. Nomi dallo spessore e dall’appeal profondamente ed evidentemente diversi, tanto che tra i tifosi rossoneri la delusione (inutile negarlo) era stata tanta. Eppure Kucka, nonostante la diffidenza iniziale, sembra aver conquistato parecchi scettici, trovando moltissimo spazio in campo e scalando con forza le gerarchie del centrocampo milanista.

Kucka, infatti, è nell’olimpo ristretto dei titolarissimi del Diavolo 2015/2016. Sono cambiati giocatori e variati moduli, ma il nativo di Bojnice è rimasto praticamente sempre in campo. Mihajlovic lo ha scelto dal secondo tempo di Milan-Empoli, a neanche 24 ore dal suo sbarco nel mondo rossonero, e non lo ha più tolto: lo slovacco ha giocato dal 1′ sei delle otto gare successive, saltando per infortunio solo la trasferta di Udine e subentrando, da acciaccato, in quella di Genova. La gara contro il Chievo, probabilmente, ha rappresentato la vetta di questi suoi due mesi all’ombra della Madonnina: Kucka è stato dominante in mezzo al campo, ma anche pericoloso in proiezione offensiva con conclusioni e inserimenti in area di rigore.

Insomma: Juraj Kucka, in un’estate che ha visto il Milan investire sul mercato quasi 90 milioni di euro, è risultato un gran bell’affare low cost griffato Adriano Galliani. Con buona pace di chi, ad agosto, ne aveva condannato l’arrivo senza se e senza ma, criticandone lo spessore tecnico e la “provenienza” genoana. Le sue caratteristiche tecniche, d’altronde, lo rendono unico nella rosa del Milan: una mezzala di intensità e di lotta, tra i pochi ad avere il cambio di passo e l’inserimento, oltre che tempi e centimetri sulle palle inattive. Un audace e prezioso tuttocampista, in grado di dare peso, muscoli e fisicità alla mediana rossonera. Mihajlovic non può più farne a meno.

Impostazioni privacy