CHIAVE TATTICA/ Quando la fase difensiva migliora e gli esterni salgono in cattedra

Vittoria importante e meritata per il Milan che, all’Olimpico di Roma, supera la Lazio e raggiunge il quinto posto della classifica. In campo con un 4-3-3 solido e organizzato, i rossoneri svolgono al meglio la fase difensiva, interdicono in maniera concreta ed efficace, si chiudono bene, ripartono in modo rapido e concreto e si impossessano delle corsie laterali.

I due esterni d’attacco, Alessio Cerci e Jack Bonaventura, mettono infatti in scena un’ottima performance: corrono alla follia, saltano l’uomo con regolarità, creano superiorità numerica e ripiegano con continuità, fornendo supporto ai terzini e assicurando equilibrio e stabilità a lungo termine. Bene anche i centrocampisti che, conferendo la giusta attenzione alla fase difensiva e rimanendo bloccati, recuperano un buon numero di palloni, hanno la meglio nello scontro nella zona nevralgica del terreno di gioco, fanno filtro e si inseriscono con intelligenza.

Ecco allora che il Milan, facendo densità in mediana, adottando un assetto tattico prudente e concreto e avendo la supremazia sulle fasce, si aggiudica i tre punti e si rilancia in chiave Europa. Un successo, quest’ultimo, che sottolinea quanto, per raggiungere importanti risultati, sia importante la fase difensiva. Fase difensiva che, in casa Milan, è migliorata molto e che potrebbe portare gli uomini di Mihajlovic a disputare un campionato di alto livello.

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