Dopo gli elogi, prestazioni dei difensori centrali in ribasso

Ancora zero gol subiti è forse la notizia più rincuorante che esce dalla sfida di San Siro con l’Atalanta. Infatti, i bergamaschi hanno messo in seria difficoltà la retroguardia rossonera, arrivando più volte alla conclusione al quale solo Donnarumma ha saputo intervenire evitando che si convertisse in rete. Una prova, in sostanza, abbastanza sottotono rispetto alle ultime gare, anche da chi fin qui era apparso nelle migliori condizioni come Alessio Romagnoli.

Il giovane centrale italiano silenziosamente e col duro lavoro quotidiano ha saputo conquistare maglia da titolare e cuore dei tifosi, nonostante i 25 milioni paressero un’enormità rispetto alla caratura del giocatore non più di un paio di mesi fa. Sempre puntuale negli anticipi di testa, è apparso in seria difficoltà quando contro di lui si è portato uno che a sportellate ci sa fare come Mauricio Pinilla. Non solo è andata male coi palloni alti, ma spesso e volentieri è sembrato fuori posizione sui tagli di Maxi Moralez che, per fortuna, è stato poco servito o servito male dai suoi compagni.

Non solo di Romagnoli c’è da parlare. Perché al suo fianco c’era un Philippe Mexes in cerca di riscatto. La sua gara nel complesso è stata buona, ovvero abbiamo visto di molto peggio da Mexes anche recentemente, vedi il Trofeo Berlusconi, ma anche per il francese qualche sbavatura e una leggera fuoriuscita di testa, come spesso lo abbiamo visto fare: l’ammonizione, evitabile, dimostra come ci tenga a far sentire la sua presenza, anche psicologica, in campo ad arbitro, compagni e avversari, ma ci sono modi e modi, e quelli usati da Mexes, ancora una volta, son riusciti a superare il limite18.

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