La Champions, una presa in giro

Se Mihajlovic aveva annusato un’atmosfera intorno al Milan era strana prima della gara contro la Juventus, figuriamoci ora che è arrivata la sconfitta allo Stadium. Una partita non giocata dai rossoneri che hanno rinunciato a provare a far male agli uomini di Allegri, cercando di tenere il pareggio. Incomprensibile l’atteggiamento remissivo del Milan, visto anche la pochezza della Juventus che ha fatto il minimo sindacabile per vincere la gara, tra l’altro senza i suoi uomini migliori, Cuadrado e Morata (entrato solo nei minuti finali).

Una sconfitta che non fa neanche quasi più notizia, un’abitudine disarmante e continua per il Diavolo che in questa stagione ha perso tutti gli scontri diretti senza segnare nemmeno un gol. A parte la bella vittoria contro Lazio, sono arrivate sconfitte nette contro la Fiorentina, l’Inter, il Napoli e la Juve. Quella di ieri doveva rappresentare la gara della svolta, della continuità, è arrivato invece un passo indietro pesantissimo, difficile da interpretare. Da Torino a Torino: contro i granata era iniziata la mini serie positiva del Milan, che si è interrotta ieri nella stessa città. Già contro l’Atalanta i rossoneri avevano fatto intravedere la pochezza assoluta di gioco e di idee che poi si sono confermati allo Stadium.

La classifica non è cambiata, è rimasta la stessa di prima della sosta, e ora anche la tanto criticata Juventus ha superato il Milan. Parlare di obiettivo terzo posto in questo momento appare quantomeno utopistico e irreale. Il problema della squadra appare mentale, non esistono reazioni, ogni volta che va sotto non cambia il modo di giocare e indossare questa maglia non basta per essere giocatori da Milan. Ora contro la sua Sampdoria, Miha si giocherà moltissimo della sua esperienza milanese. Intanto l’atmosfera rimane sempre più strana….

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