Samp test importante, Miha può tornare in discussione

Eccoci qui, punto e a capo. Dopo la striscia di tre vittorie consecutive, precedute e susseguite da un pareggio, il Milan ha di nuovo l’acqua alla gola di una classifica che non può soddisfare e che rende l’idea di quanto quest’inizio di stagione sia stato balbettante. Come al solito, però, l’imputato numero uno di ogni cattivo risultato di ogni squadra è l’allenatore e Sinisa Mihajlovic continua ad essere criticato per gioco e risultati che non arrivano o continuano ad essere abbastanza ad intermittenza. Da una sosta all’altra aveva un’attimino messo a posto le cose sia in classifica che per una parvenza di gioco che era riuscito a dare alla squadra, ma ora sembra già essersi azzerato tutto.

La gara di sabato sera contro la Sampdoria di Vincenzo Montella assomiglia molto, quindi, a quella di poco più di un mese fa contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco. Una gara da cercare di vincere assolutamente o almeno da non pareggiare con una prestazione deludente. Prima della gara contro i neroverdi la posizione del tecnico serbo sulla panchina del Milan era pericolante e, quasi nessuno, era contento dei risultati e dell’atteggiamento della squadra in campo. Poi arrivò la svolta culminata dall’incoraggiante ed illusoria prestazione dell’Olimpico contro la Lazio. Ora, la situazione sembra essere tornata a qualche settimana fa quando a far storcere il naso era soprattutto l’inconsistenza del gioco rossonero.

L’importantissima gara contro la Sampdoria, quindi, rappresenta un nuovo crocevia della stagione rossonera. Dopo i blucerchiati, e prima dell’ultima del girone d’andata contro la Roma, i rossoneri si ritroveranno di fronte ad un calendario abbordabile in cui si deve provare a fare filotto. Chiaro è che se tra Sampdoria e Carpi il Milan non dovesse tornare a vincere e a convincere (almeno in parte) la posizione di Mihajlovic (magari anche ingiustamente) tornerebbe ad essere davvero in discussione e non è detto che il progetto tecnico si porterebbe a termine. Cesare Prandelli, del resto, è già alla finestra.

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