Romagnoli, la Juve come esame per essere il leader vero del Milan

Ci ha messo tre partite prima di giocare allo Stadium, ma dopo due panchine ( in entrambi i casi, prima con Zeman e poi con Garcia, la Roma perse male) il 14 dicembre 2014 Romagnoli affrontò finalmente in campo la Juve a Torino. Era la Sampdoria di Mihajlovic, quella che riuscì a pareggiare 1-1 grazie anche ad una prova sufficiente del ragazzo.

Sabato sera il 20enne ritroverà proprio i bianconeri in casa loro, sognando una vittoria da protagonista. Non ci saranno più avversari del calibro di Tevez, ma Dybala sarà comunque un avversario scomodo che l’anno scorso (ai tempi del Palermo) lo fece abbastanza ammattire a Marassi. Questo sarà il vero esame di maturità, secondo La Gazzetta dello Sport, nonostante abbia già preso a delle grandi sfide nella stagione in corso: contro l’Inter è stato sufficiente ma poco attento sul gol di Guarin; contro la Lazio essenziale, forse aiutato dalla pessima prova della squadra di Pioli; contro il Napoli non c’era e ciò ha rappresentato la prova della sua imprescindibilità in mezzo alla difesa rossonera.

Insieme a lui ci sarà uno fra Alex e Mexes, in generale un risultato positivo avrebbe risvolti molto importanti: la classifica migliorerebbe ancora, verrebbe data continuità nel cammino verso l’alto e dal punto di vista personale Alessio dimostrerebbe di poter essere un vero leader nel presente del Milan. In campo avrà la retroguardia della Nazionale al completo: quasi modelli da imitare, proprio una serata di gala. E un esame da superare.

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