Ancora Daino: “Esordio, che emozione! Molti degli attuali giocatori ai miei tempi avrebbero fatto panchina”

Daniele Daino, ex calciatore cresciuto nel settore giovanile rossonero, che esordì in Serie A nel 1996 con il Milan, ha rilasciato una ricca intervista a Calcio2000, in cui parla anche del Milan, facendo un paragone tra la sua epoca e l’attualità: “Sono uscito di casa volutamente a 11 anni. Il settore giovanile del Milan è stato il più convincente, erano i primi anni di Berlusconi e gli investimenti erano importanti, assieme a me c’erano Maccarone e Miccoli, giocatori di spessore. È stato molto bello ma faticoso, dato che per cinque anni rimasi in collegio a Lodi fino a quando non mi trasferii stabilmente a Milanello a 16 anni“. Il ricordo dell’esordio: “Mi allenavo già da tempo con la prima squadra e Tabarez non ci ha pensato due volte a farmi esordire. È stata una serata molto bella ed emozionante. È un ricordo sempre vivo dentro di me“. Poi il paragone tra il suo Milan e quello attuale: “All’epoca non era facile giocare nel Milan, al contrario di quanto succede oggi: nove undicesimi degli attuali titolari in quel Milan non giocherebbero. Il mio rimpianto è caratteriale, non sono mai stato uno tipo Montolivo, che deve arruffianare per giocare, io giocavo perché mi sentivo forte e non calcolavo nessuno, dominavo di prepotenza fisica e tecnica mettendo in condizione l’allenatore di farmi giocare. Sarebbe il massimo poter ricominciare adesso la mia carriera, sarei adatto per questo sistema di calcio“. Infine Daino esprime un pensiero anche su quale, secondo il suo punto di vista, sia il miglior allenatore: “In assoluto il più preparato è Renzo Ulivieri, un vero maestro di calcio, seppur ho avuto tanti bravi allenatori che hanno vinto come Capello, Mazzone, Tabarez ma il bagaglio che ho acquisito l’ho rubato a Ulivieri; simile a lui oggi vedo Maurizio Sarri“.

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