Miha, l’esonero è ancora a rischio. Ma con il Frosinone può salvarsi

Quale occasione migliore di vincere l’ultima gara dell’anno per mettere a tacere le voci sul suo esonero. Frosinone-Milan sembra fatta apposta per Mihajlovic e arriva in un buon momento, dopo la fondamentale qualificazione in Coppa Italia, per riconquistare i 3 punti in campionato (lontani da fine novembre). Una vittoria non modificherebbe molto la storia della classifica parziale, ma ovviamente metterebbe in salvo l’allenatore.

Non è bastato il 2-0 alla Sampdoria per frenare le polemiche e i rumors sui possibili successori, ammette La Gazzetta dello Sport, serve continuità e soprattutto un’idea di gioco che sia finalmente brillante ed efficace. Anche perché i passi falsi contro Carpi e Verona hanno messo in crisi il Diavolo. Le soluzioni ai problemi, poi, tardano ad arrivare e la fine del tunnel ancora non si vede. Accettando l’offerta della società di via Aldo Rossi in estate, il serbo sapeva di dover guidare fra mille ostacoli e in mezzo ad una depressione generale, con una dirigenza sotto contestazione e diversi giocatori da riportare in auge, da sergente di ferro ha accettata ma non pensava di diventare l’uomo maggiormente sulla graticola dell’intera Serie A. Il termometro della panchina ha subito troppi sbalzi di temperatura: è arrivato il momento di raffreddarlo definitivamente.

Se Sinisa domani alle 18 batterà i ciociari passerà sicuramente un Natale tranquillo, allontanando dalla testa di Silvio Berlusconi l’ipotesi di mandarlo a casa dopo 17 giornate. E i precedenti delle partite “a rischio”, quando l’esonero sembrava vicino, danno speranze: dallo 0-4 col Napoli al dignitoso 1-1 di Torino, dalla sconfitta dello “Stadium” al poker rifilato alla Samp a San Siro. Reazione che ci si aspetta anche domani con effetti simili.

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