Sinisa prima parla, ma il suo Milan in campo poi non lo ascolta…

Ci eravamo lasciati sabato pomeriggio con delle convincenti dichiarazioni di Sinisa Mihajlovic durante la conferenza stampa di rito che precede le gare del Milan: “Domani sarà una partita complicata. Sarà molto importante l’atteggiamento. Come dico io spesso le partite si vincono durante la settimana con il duro allenamento. Dobbiamo lavorare con la testa, tutti devono capire che ogni partita è importante e che non c’è niente di facile”. Peccato però che quello che abbiamo visto in campo contro l’Hellas Verona non rispecchia in nessun modo le parole pronunciate dal tecnico rossonero. Che sia un problema di comunicazione? L’impressione è che questo messaggio non stia arrivando alla squadra.

Tutti si aspettavano un Diavolo con un carattere forte e deciso, lo stesso carattere del suo allenatore. In campo si è visto totalmente l’opposto, una squadra priva di idee e senza energie. La mentalità è sbagliata e l’approccio alla gara anche, sembrava mancasse la voglia di giocare e di rischiare. Lo stesso allenatore è meno convinto d’inizio anno nonostante parli ancora di progetti ambiziosi: questo non è il suo Milan e questo non è il vero Mihajlovic. Il tecnico rossonero sembra desolato e affranto, non possiamo accettare un’involuzione simile. Ci aspettavamo che la strada fosse in discesa dopo diverse stagioni buie, in realtà appare sempre più in salita. Tanto quanto gli scorsi anni.

Mihajlovic conosce perfettamente il problema della squadra: “I ragazzi sanno che devono dare il massimo, ma a volte forse sottovalutano le partite. In Italia se non sei al massimo a livello mentale fai fatica anche con le piccole squadre”. Queste dichiarazioni cozzano con quelle iniziali: se alcuni giocatori in campo sottovalutano le partite, com’è possibile che lui stesso non prenda precauzioni? Che abbia le mani legate? Che sia limitato nelle scelte? Sarà difficile avere le risposte che cerchiamo, ma è difficile togliersi dalla testa l’idea che ci sia sotto qualcosa di anomalo. Ora non resta che battere il Frosinone e godersi le vacanze natalizie, con la speranza che il riposo possa portare consiglio.

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