L’esplosione del nuovo Niang complica i piani di Mario Balotelli

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Ha condotto con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT). Da luglio 2015 collabora col Giornale di Cantù.

Da brutto anatroccolo a cigno. La metamorfosi di M’Baye Niang è sotto gli occhi di tutti: 3 gol nelle ultime due partite, prima corsa e polmoni per la squadra in un ruolo, quello di esterno d’attacco nel tridente, che non era propriamente suo. Pienamente a suo agio nel 4-4-2, completamente all’interno delle dinamiche di Mihajlovic. Il mister rossonero dopo l’infortunio l’ha aspettato, consapevole di avere in rosa un’arma in cui pochi credevano. E invece un po’ a sorpresa, la maturità tattica che non ti aspetti e i fantasmi di quel palo al Camp Nou, che ancora pesavano troppo sulle spalle di un ragazzo classe 1994, finalmente alle spalle.

E ora? Servono costanza e conferme. In Tim Cup contro il Crotone, con l’aiuto di uno splendido Bonaventura, ha dimostrato di poter fare la differenza anche partendo dalla panchina. Vista anche la scelta di far giocare Luiz Adriano martedì, le gerarchie ad oggi sembrano fatte: davanti la coppia d’attacco titolare è formata da Bacca e Niang. Con buona pace del brasiliano e…. Mario Balotelli.

Ancora k.o. dopo l’operazione per pubalgia, l’attaccante italiano sembra però poter recuperare più in fretta del previsto tanto che dovrebbe essere a disposizione prima della sosta di Natale. Ma questo Niang, risorsa e interamente proprietà rossonera, può rischiare di essere sacrificato per Mario, in prestito secco dal Liverpool? L’esplosione di quello che l’azzurro chiama “il mio fratellino” complica i piani di rilancio. Sarà difficile togliere la maglia da titolare a M’Baye, per Balo si preannuncia una sfida “in famiglia”.

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