Anno nuovo, panchina vecchia: Luiz Adriano non ha smosso Miha

Stessa storia, stesso posto, stessa panchina. I primi bagliori del nuovo anno non hanno spezzato il leitmotiv di fine 2015 di Luiz Adriano, bomber di scorta da ormai tre mesi. Sosta e festività natalizie hanno portato in casa Milan riposo e serenità in vista di un gennaio già decisivo per la stagione rossonera, ma (per ora) nessun cambiamento sostanziale nelle gerarchie di Mihajlovic. L’attacco, reparto abbondante e vario per eccellenza del Diavolo 2015/2016, non subirà inizialmente alcuna variazione: il giorno dell’Epifania, contro il Bologna, giocherà il duo Bacca-Niang che tanto ha fatto bene nell’ultimo scorcio di 2015. Per l’ex Shakhtar, dunque, sarà ancora tempo di sedersi in panchina e di subentrare con voglia e determinazione a partita in corso.

Neanche la prolungata assenza di Balotelli, pronto a dare forfait anche per la prima gara del 2016, spalancherà le porte della titolarità al numero 9 del Milan. L. Adriano è un ottimo centravanti, merita di essere utilizzato con maggior frequenza e di giocare di più, ma nonostante tutto ciò è ancora destinato alla panchina: le gerarchie offensive dei meneghini non subiranno scossoni alla “prima” del 2016. Anche perché Mihajlovic non sembra un allenatore disposto a cambiare senza delle motivazioni serie e concrete, o senza aver visto in partita o in allenamento qualcosa di particolare. E se Bacca è stella indiscussa della squadra e giocatore inamovibile, Niang sta letteralmente spiccando il volo: esterno o punta, a destra o a sinistra, il francese ha mostrato colpi da campione che non possono in alcun modo essere ignorati o limitati.

Ancora 4-4-2, ancora tandem Bacca-Niang e ancora mediana tecnica con Montolivo e Bertolacci: Mihajlovic vuole ricominciare il 2016 col Milan visto a Frosinone, dove i rossoneri hanno vinto e convinto sia sul piano del gioco sia su quello del carattere. Confermare uomini e moduli vincenti appare una scelta saggia e oculata del mister: Luiz Adriano sarà tra i primi a “pagarne” le conseguenze, rimanendo al freddo della panchina anche in occasione di Milan-Bologna. Il brasiliano, come da tre mesi a questa parte, sarà chiamato giocare nella ripresa e a fare la differenza nei minuti finali del match: mossa che, ad ogni modo, sovente ha portato pericolosità alla manovra offensiva del Diavolo e punti alla classifica rossonera. Prontezza a subentrare, ma anche pazienza e professionalità nell’accettare le scelte del tecnico: L. Adriano comincerà il nuovo anno proprio come aveva finito quello vecchio.

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