La “maledizione” del 9

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

Vedi Inzaghi e poi muori. No, non è un qualcosa contro Superpippo. Al contrario, un modo per “esorcizzare” quella che sembra essere diventata una maledizione sulla maglia numero 9 del Milan da quando è stata lasciata dall’ex bomber e poi allenatore del Milan. Dal suo addio, datato maggio 2012, si sono succeduti Alexandre Pato, Alessandro Matri, Fernando Torres, Mattia Destro e Luiz Adriano. Per nessuno di questi quattro il destino rossonero ha riservato grandi sorprese.

Facciamo un riepilogo. Pato, nella stagione 2012/2013, eredita la numero 9 e scende in campo sette volte in partite ufficiali, segnando due reti e preparando poi le valigie per il Brasile a gennaio. Poi è la volta di Matri: 18 presenze e appena un gol in pochi mesi, prima della cessione nel gennaio 2014. Arriva Fernando Torres alla fine di agosto: 10 partite, un gol e tanti saluti. Per non parlare di Mattia Destro, arrivato per sostituire lo spagnolo: 15 apparizioni, 3 gol. Troppo poco. E arriva Luiz Adriano che ha ormai le valigie in mano per decollare verso la Cina.

E il prossimo? Magari non ci sarà un altro nove. Basterà il “falso nueve” Jeremy Menez, rientrante (si spera) a breve. Mario Balotelli se ne guarda bene dall’indossare la vera 9. E Inzaghi se la ride. Perché fino a giugno non può parlare. Con buona pace di tutti.

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