Continuità, questa sconosciuta

Ogni vota dopo una grande vittoria, dopo quelle che sembrano le gare della svolta arrivano le partite della consapevolezza e dei rimpianti: questa squadra non ha la continuità e la forza per ambire a giocarsela in posizioni nobili di classifica. Era già successo a inizio campionato, dopo la bella vittoria all’Olimpico contro la Lazio arrivò uno scialbo 0-0 a San Siro contro l’Atalanta. Ed è successo anche ieri al Castellani: la banda di Sinisa non è riuscita a replicare la prova offerta contro i Viola ed è arrivato solo un punticino che sa di sconfitta. Poi nel calderone dell’analisi possiamo metterci dentro l’ottimo momento di forma dell’Empoli e un episodio arbitrale sfavorevole ma la realtà è che il Milan, a parte in rare occasioni, è sempre stato simile a quello di ieri sera e le 12 partite su 21 in cui non ha vinto lo testimoniano.

I rossoneri, avanti per due volte si sono fatti rimontare da Zielinski prima e da Maccarone poi, non sono riusciti a gestire il vantaggio ed è arrivato il sesto segno X della stagione. Troppi i pareggi che hanno rallentato la corsa all’Europa del Diavolo. Una vittoria avrebbe alimentato almeno un po’ la già flebilissima fiammella di un posto Champions: con questo pari il terzo posto appare quasi definitivamente impossibile e ora anche un posto in Europa League bisognerà sudarlo. I tifosi rossoneri si rassegnino, questa squadra è così, la stagione andrà in questo modo con altri alti e bassi, con altre gare della svolta alle quali seguiranno prestazioni non del tutto convincenti.

Rimane la speranza di una finale di Coppa Italia da raggiungere senza discussioni e senza alibi di qualunque tipo. E dopo l’andata contro l’Alessandria martedì, domenica sera arriva il derby: un match per ripartire, per l’ennesima volta, anche in campionato. Sperando di non continuare a vivere di rimpianti…

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