Inter: Handanovic sicurezza, terzini (spesso) in difficoltà

L’Inter di Mancini si presenta al derby in condizioni tutt’altro che ottimali. Dopo un inizio di stagione più che soddisfacente, al rientro dalla sosta, i nerazzurri hanno infatti evidenziato un calo psico-fisico, culminato con la perdita di punti importanti, in chiave scudetto e Champions League, tanto da avere raccolto soltanto due punti nelle ultime tre gare e da avere un piede e mezzo fuori dalla Coppa Italia. Insomma, qualora il Milan interpretasse al meglio la gara, i cugini potrebbero andare in netta difficoltà e soccombere.

Punti di forza: Handanovic; le tre punte.
Una tra le pochissime note liete di questo inizio di 2016 nerazzurro è, di certo, Samir Handanovic. L’estremo difensore serbo si sta confermando su alti livelli, sta continuando a offrire prestazioni eccellenti, caratterizzate da interventi straordinari, in grado di indirizzare l’esito di numerosi incontri. Sicurezza. Nella stracittadina di scena domenica sera, importante sarà il lavoro della linea mediana nerazzurra. Qualora i centrocampisti di Mancini facessero filtro, il tridente offensivo potrebbe scatenarsi, godere di spazi ed esprimersi al meglio. Ecco allora che Ljajic ed Eder (che al momento dovrebbero partire dal primo minuto), se avessero palloni a loro disposizione, potrebbero mettere in circolo tecnica e fantasia e innescare a dovere quel Mauro Icardi che, nel caso in cui fosse ben servito, potrebbe risultare letale.

Punti deboli: i difensori esterni; Felipe Melo.
Non ci sono dubbi: sulle fasce, l’Inter potrebbe soffrire alla follia e concedere varchi. I difensori laterali della Beneamata stanno attraversando un brutto periodo, faticano in entrambe le fasi, non riescono a spingere in maniera efficace e, quando chiamati a coprire, vanno in netta difficoltà e vengono superati con estrema facilità. Se poi Felipe Melo dovesse scendere in campo e incappare in una serata no, tanto da non interdire e da risultare nervoso e macchinoso, i nerazzurri potrebbero stentare a impossessarsi della zona nevralgica del terreno di gioco e soffrire in fase di interdizione.

Giocatore chiave: Gary Medel.
Fondamentale, per l’economia dell’Inter, sarà la prestazione di Gary Medel. Qualora il mastino colombiano si facesse valere, recuperasse un buon numero di palloni, garantisse equilibrio e ben proteggesse la retroguardia, i nerazzurri potrebbero concedere poche palle gol, fare intensità e aggiudicarsi un buon numero di palloni. Se Medel non fosse in palla, invece, l’Inter potrebbe apparire fragile in mediana, regalare spazi ed esporre la difesa ad azioni di rimessa.

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