L’Inter di Mancini si presenta al derby in condizioni tutt’altro che ottimali. Dopo un inizio di stagione più che soddisfacente, al rientro dalla sosta, i nerazzurri hanno infatti evidenziato un calo psico-fisico, culminato con la perdita di punti importanti, in chiave scudetto e Champions League, tanto da avere raccolto soltanto due punti nelle ultime tre gare e da avere un piede e mezzo fuori dalla Coppa Italia. Insomma, qualora il Milan interpretasse al meglio la gara, i cugini potrebbero andare in netta difficoltà e soccombere.
Punti di forza: Handanovic; le tre punte.
Punti deboli: i difensori esterni; Felipe Melo.
Non ci sono dubbi: sulle fasce, l’Inter potrebbe soffrire alla follia e concedere varchi. I difensori laterali della Beneamata stanno attraversando un brutto periodo, faticano in entrambe le fasi, non riescono a spingere in maniera efficace e, quando chiamati a coprire, vanno in netta difficoltà e vengono superati con estrema facilità. Se poi Felipe Melo dovesse scendere in campo e incappare in una serata no, tanto da non interdire e da risultare nervoso e macchinoso, i nerazzurri potrebbero stentare a impossessarsi della zona nevralgica del terreno di gioco e soffrire in fase di interdizione.
Giocatore chiave: Gary Medel.
Fondamentale, per l’economia dell’Inter, sarà la prestazione di Gary Medel. Qualora il mastino colombiano si facesse valere, recuperasse un buon numero di palloni, garantisse equilibrio e ben proteggesse la retroguardia, i nerazzurri potrebbero concedere poche palle gol, fare intensità e aggiudicarsi un buon numero di palloni. Se Medel non fosse in palla, invece, l’Inter potrebbe apparire fragile in mediana, regalare spazi ed esporre la difesa ad azioni di rimessa.