Un macigno sul mercato

Come un fulmine a ciel sereno, l’incredibile dietrofront della trattativa di Luiz Adriano in Cina complica, e non poco, i piani mercato del Milan.

I 15 milioni di euro che dovevano entrare per la cessione del brasiliano si sono sfumati via all’improvviso, senza neanche averli accarezzati, e ora per poter investire è necessario inventarsi altro, sono necessarie altre cessioni. L’ex Shaktar ha dimostrato di poter stare in questa rosa ma obiettivamente la cifra che lo Jiangsu avrebbe versato difficilmente tornerà nelle casse di Milanello. E ora anche mentalmente bisognerà recuperare l’attaccante che dovrà riconquistare la fiducia di Mihajlovic, che lo usava già con il contagocce, e della società che aveva deciso di cederlo. Oltretutto con l’arrivo di Boateng e i recuperi di Balotelli e quello imminente di Menez il reparto avanzato appare stracolmo in maniera eccessiva.

Il sogno El Ghazi in realtà come ruolo e come esigenza non dovrebbe interferire con il ritorno di Luiz Adriano. L’olandese dell’Ajax è une sterno e nell’attuale 4-4-2 farebbe comodissimo al Milan, tecnicamente è un’esigenza (Honda largo è fuori ruolo) ma molto semplicemente mancano i soldi per acquisirlo. Lui o chiunque altro abbia in testa il Milan, sia un centrocampista di qualità che un altro difensore. Adesso diventa di vitale importanza riuscire a piazzare El Shaarawy, l’unico in grado di portare un tesoretto importante. Oltre al Faraone andrebbero ceduti gli esuberi tecnici come i vari Diego Lopez, Nocerino, Mexes o Zapata per risparmiare dai loro ingaggi e far arrivare volti nuovi. Difficile, molto difficile, il mercato a due settimane dalla fine è ancora bloccato. Dall’Oriente non sono arrivati soldi freschi, la speranza è che arrivi la svolta da Mr Bee.

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