Mr. Bee atteso ad Arcore, ma il closing resta in bilico. Berlusconi vuole ancora garanzie: lo scenario

La prima notizia è una conferma: Mr. Bee martedì sarà a Milano. Il segnale può essere positivo, ma non per forza perché dopo un giorno e mezzo di trattative a Shenzhen, come spiega La Gazzetta dello Sport, la fumata è stata grigia. Serviranno ancora approfondimenti, in programma proprio ad inizio settimana ad Arcore quando il broker di Bangkok vedrà di persona Berlusconi ad Arcore illustrandogli come intende riassortire la sua cordata di investitori.

La maratona cinese delle scorse ore, fra i soci di Taechaubol e i manager di Fininvest non ha certo prodotto strappi, però nemmeno accordi. Dagli ambienti del presidente rossonero vince la cautela, invece l’uomo d’affari orientale è ottimista, convinto di poter realizzare l’operazione da 480 milioni di euro per il 48% delle quote della società di via Aldo Rossi. Nella “squadra di minoranza” resta la Citic Bank, da segnalare poi l’ingresso di un partner finanziario vicino al governo di Pechino. Tutto rimandato all’importante faccia a faccia in programma che, attenzione, potrebbe essere solo interlocutorio.

Da una parte Mr. Bee non pone problemi di governance, confermando la sostenibilità economica del grande progetto; dall’altra Silvio e famiglia che hanno bisogno di solide garanzia prima di compiere lo storico passo. Si decide il futuro del Milan.

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